Si è spento oggi pomeriggio, all'età di 88 anni, in un ospedale di Terni, dove da qualche giorno era stato ricoverato, il celebre attore Gastone Moschin.
Era nato l'8 giugno del 1929 in provincia di Verona ed era sposato dal 1970 con Marzia Ubaldi, attrice, cantante e doppiatrice italiana, ora 79enne. Moschin era nato artisticamente in teatro ma la sua notorietà arrivò con il cinema e soprattutto con il filone della commedia all'italiana. Fu diretto dai più grandi registi del genere, come Damiani e Anton Giulio Majano. La sua notorietà raggiunse l'apice con il famoso film di Monicelli, "Amici miei", in cui interpretava il ruolo dell'architetto, Rambaldo Melandri, inguaribile romantico e vittima di storie d'amore struggenti; Moschin era l'ultimo rimasto della combriccola di amici goliardi, perché Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Adolfo Celi, Renzo Montagnani e Duilio Del Prete sono ormai scomparsi da tempo.
Il film arrivò velocemente in testa alle classifiche della stagione e nell'82 fu girato il sequel, "Amici miei: atto II", con la stessa quadra vincente ed un' unica sostituzione, Renzo Montagnani al posto di Del Prete. Seguì anche il terzo capitolo della saga, diretto da Nanni Loy, che vinse il secondo Nastro D'Argento.
La carriera
La sua carriera di attore di teatro iniziò negli anni '50, con il Teatro Stabile di Genova e col Piccolo Teatro di Milano. Collaborò anche con il Teatro Stabile di Torino con "Zio Vanja" di Checov e alcune opere di Pirandello. Nel 1983 fondò una propria compagnia teatrale con cui presentò opere di Goldoni, Miller e Cechov. Il cinema invece lo conquistò nel 1955, quando girò il film "La rivale" di Majano.
Nel 1959 scoprì di essere un interprete perfetto della commedia all'italiana ed esordì con la pellicola "Audace colpo dei soliti ignoti" e nel 1962 interpretò il ruolo di Carmine Passante ne "Gli anni ruggenti". Dopo numerosi successi come "La rimpatriata" o "Sette uomini d'oro" ed il suo sequel, in cui aveva il ruolo d'attore protagonista, vinse il Nastro D'argento come miglior attore non protagonista con "Signore & signori" di Germi.
A seguire girò "Dove vai tutta nuda?" di Campanile insieme a Tomas Milian ed esordì anche nel filone western, con "Gli specialisti" di Corbucci. Dal 1970 sono decine e decine i film da lui interpretati e passati alla storia del cinema, compresa appunto la prima e fortunatissima pellicola della saga "Amici miei". Ebbe ruoli importanti anche ad Hollywood: nel 1974 recitò con Robert De Niro ne "Il padrino - Parte II" con il ruolo dello spietato boss Don Fanucci.