Pioniere, genio, monumento, pezzo di storia, colonna portante, queste sono solo alcune delle definizioni con le quali gli appassionati di hip hop sono soliti definire Bassi Maestro, sicuramente uno degli artisti più completi e iconici nella storia del rap e più in generale della cultura hip hop nel belpaese.
Milano è Bassi, ma Bassi è nazionale
'Milano è Jake, Milano è Jack, Milano è Bassi', con queste parole il rapper milanese Nerone ha voluto rendere omaggio Jake La Furia, Jack The Smoker e Bassi Maestro, nel brano 'Emme I', pezzo dedicato alla città che ha dato i natali ai sopracitati artisti, che sta ottenendo un grande riscontro di pubblico nell' ultimo periodo.
'Milano è Bassi' dunque, ma restringere l' area di influenza dell'autore di 'Foto di Gruppo' al capoluogo lombardo sarebbe sicuramente un grave errore di valutazione.
Rapper, beatmaker, tecnico del suono e negli ultimi tempi anche conduttore di 'Down With Bassi' – un innovativo format di interviste ideato dal sopracitato artista, che ha permesso a molti appassionati di scoprire lati inediti, sia dal punto di vista tecnico-artistico che personale, di molti tra i rapper italiani più apprezzati – Bassi Maestro negli ultimi due decenni è sempre rimasto al centro della scena, consolidando negli anni un ruolo cardine che tutt'ora gli permette di essere considerato come una delle voci più autorevoli nella variegata e controversa discussione pubblica sul ruolo del rap italiano.
Per questo le sue dichiarazioni vengono sempre prese in considerazione, in ogni angolo della penisola, dagli appassionati di rap di ogni età.
Il ruolo di Jovanotti e le corna
Le ultime dichiarazioni che hanno fatto discutere la comunità hip hop Bassi Maestro le ha rilasciate ai microfoni di Hip Hop Tv, quando, durante una recente intervista, ha spiegato il ruolo di Jovanotti nella storia del rap italiano, riconoscendogli qualche merito, ma anche e soprattutto qualche colpa, come quella di aver diffuso l'ormai noto 'gesto delle corna'.
Queste le parole del rapper e producer milanese:
'Jovanotti è stato, nel bene e nel male, la prima persona a portare il rap in Italia, perché tra il 1987 e il 1988, assieme ad Albertino, programmavano su Radio Deejay dei pezzi rap che non si sentivano da nessuna altra parte. [...] Noi siamo partiti da lì, quindi comunque gli dobbiamo molto.
Jovanotti [...] c'era questa roba che andava in televisione, era un ragazzino, aveva diciotto anni e faceva le corna. Quella roba delle corna è rimasta per decenni. Ci abbiamo messo venti anni a non essere più i rapper delle pubblicità, o dei comici di Colorado Cafè, ecco non vorrei tornare indietro.'