Gli album di Nitro Wilson e di Sfera Ebbasta sono usciti a soli sette giorni di distanza l'uno dall'altro, per la precisione il 12 gennaio è stato pubblicato 'No Comment', ultima fatica dell' Enfant terrible del Machete Crew, mentre il il 19 gennaio è stata la volta di 'Rock$tar', l'album del Trap King di Cinisello Balsamo.

Due binari diversi nello stesso macro-filone

Anche se da un punto di vista formale il rapporto tra i due artisti è in tutto e per tutto cordiale, ed entrambi hanno manifestato stima artistica nei confronti dell'altro, il pubblico italiano – complice la ravvicinata pubblicazione dei due lavori – in quest' ultimo periodo ha alimentato a dismisura il dualismo tra questi due attori del rap game, ponendo l'accento sull' inequivocabile distanza delle loro produzioni artistiche, estremamente lontane per contenuto, tecnica, registro linguistico, attitudine, messaggio, immaginario e sonorità.

In una recente intervista rilasciata al portale 'Supreva.it' Nitro ha risposto ad una domanda relativa a sfera ebbasta ed all'eventuale dualismo con quest'ultimo. Il rapper vicentino si è detto contento del fatto che l'Italia a livello di rap possa offrire una scelta molto ampia, tale da includere due artisti così diversi, queste le sue parole:

'Ritengo che, nonostante siamo parte del medesimo macro-filone, facciamo due generi completamente diversi e c’è quindi spazio per entrambi [..]. Viaggiamo su due binari completamente diversi, anzi: sono felice che in questo momento non c’è qualcos’altro che suona come il mio album.'

La trap era punk

In un'altra intervista, stavolta rilasciata per l'edizione on line del noto quotidiano piemontese 'La Stampa', l'autore di 'No Comment' ha parlato in generale del fenomeno Trap, che negli ultimi anni ha letteralmente sconvolto il panorama musicale mondiale, Italia inclusa.

Il rapper vicentino ha formulato un' interessante parallelismo tra la trap degli esordi ed il punk, spiegando come, secondo lui, sotto il punto di vista dell' originalità e dell'innovazione, gli artisti italiani della prima ondata trap siano stati per certi versi 'punk'. Oggi però secondo Nitro le produzioni del sottogenere elettronico del rap nel nostro paese sarebbero tutte fin troppo simili tra loro, queste le sue parole:

'Gli artisti trap in Italia in un certo senso sono stati punk, ma oggi le loro canzoni sono tutte uguali. E' tutta una questione di tempo, bisogna comprendere cosa ama la gente.. e fare il contrario'.