Arriverà nelle sale italiane grazie a Lucky Red soltanto a partire dal 19 luglio il lungometraggio di debutto sul grande schermo di Ari Aster, uno dei titoli a sorpresa più acclamati ed applauditi da pubblico e critica all'ultimo Sundance Film Festival. Stiamo parlando di Hereditary, nuovo gioiello dell'orrore cinematografico indipendente dopo gli ottimi riscontri per il genere con titoli come A Quiet Place - Un posto tranquillo e il prossimo in sala Ghost Stories.
Il miglior film horror dopo L'Esorcista?
Benché il genere cinematografico dell'orrore stia riscoprendo una nuova giovinezza negli ultimi quattro anni con il successo inaspettato di film ormai assurti a titolo di cult come Babadook, It Follows e The Witch, Hereditary si colloca nel filone delle famiglie colpite da una terribile maledizione, pigiando il pedale sull'orrore psicologico più che in quello puramente legato all'atto sanguinoso e soprannaturale; anche se di elementi scioccanti e paranormali nel film di Ari Aster ne accadono eccome.
Protagonista del film più terrificante dell'anno, almeno stando alle prime recensioni della critica Usa all'ultimo Sundance, è la candidata all'Oscar Toni Collette, memore di uno dei più grandi successi di tutti i tempi per il genere cinematografico con il film del 1999 'The Sixth Sense - Il sesto senso'. Distribuisce nel mercato delle sale americane la A24, piccola casa indipendente che ha portato all'Oscar lo scorso anno il capolavoro d Barry Jenkins dal titolo 'Moonlight'.
Di cosa parla Hereditary?
Quando Ellen, la matriarca della famiglia Graham, muore, la figlia e i suoi cari più stretti iniziano ad accorgersi che l'eredità della nonna ha lasciato dietro a sé segnali criptici e soprannaturali che porteranno inesorabilmente alla lenta distruzione degli equilibri della famiglia.
Più i Graham scoprono riguardo l'oscuro passato di Ellen, più si trovano a dover fuggire dal terribile destino che la sua eredità gli ha lasciato. Scritto e diretto dal regista esordiente Ari Aster, Hereditary è il ritratto in chiave orrorifica della crisi dei rapporti all'interno di una famiglia, un punto di vista cinematografico inedito e originale sul concetto di morte e di tragedia famigliare e psicologica. Oltre a Toni Collette nel cast anche Gabriel Byrne, Milly Shapiro, Alex Wolff e Anne Dowd, memorabile villain nella serie televisiva di successo 'The Handmaid's Tale'.