La visione di 'Sulla Mia Pelle', il film biografico sugli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, uscito ieri nelle sale italiane, ha suscitato diverse riflessioni in molti personaggi noti, che in queste ore le stanno condividendo sui social con i propri followers, rendendo la pellicola che ha per protagonista Alessandro Borghi il trend topic della giornata. Tra questi anche Rasty Kilo: il rapper originario di Ostia – che ieri ha avuto un aspro botta e risposta pubblico con il noto inviato di 'Striscia la Notizia' Vittorio Brumotti, definito un 'in***e di m***a – ha voluto esprimere il suo pensiero, a dir poco critico nei confronti delle forze dell'ordine, in seguito alla visione del film.
Le parole di Rasty Kilo
L'artista ha voluto sottolineare, oltre alla precaria condizione delle carceri italiane – definite come dei 'lager' – come l'assurdità della tragica fine di Cucchi sia in realtà un destino comune a tante altre persone, le cui storie sono rimaste nell'ombra.
Riccardo Puggioni, questo il vero nome del rapper classe 1988, ha parlato esplicitamente di un clima di 'assuefazione' del popolo italiano, che, nell'idea del rapper, sarebbe ormai talmente abituato ai soprusi delle forze dell'ordine da non riuscire più a riconoscerli. Queste le parole dell'autore di 'Soldi e paura mai avuti': ''Parlando del film su Cucchi, mi viene difficile dire 'quanto è bello', mi verrebbe più da dire 'quanto fa schifo', per quanto è fatto bene, per come riesce a far capire quanto lo Stato italiano faccia schifo, quanto le istituzioni facciano schifo, per come dimostra che le galere in Italia sono dei lager.
La cosa più straziante è pensare che tutto quello che si vede nel film non è successo solo a Stefano Cucchi, ma anche a tante altre persone, le cui storie sono rimaste nell'ombra. E' assurdo, noi siamo assuefatti da questo sistema, perché io mi ricordo bene che da ragazzino le pizze in faccia (gli schiaffi, ndr) dalla Polizia le ho prese, solo perché magari avevo 3 canne in tasca'. Molti amici miei hanno preso tante botte. In questi casi le persone rimangono in silenzio, persino gli avvocati ti consigliano di rimanere in silenzio, perché tanto le forze dell'ordine hanno sempre il coltello dalla parte del manico. Tutto ciò è inammissibile, che si tratti di una storia incredibile e brutale come quella di Stefano Cucchi o di due schiaffi a un ragazzino trovato con due canne.
Io dovrei avere rispetto per le Istituzioni italiane e per le forze dell'ordine ? Io non ce la faccio, a me fanno troppo schifo. E come fate voi, che fate di tutta un erba un fascio (Rasty Kilo si sta rivolgendo direttamente alle forze dell'ordine) noi lo facciamo con voi. Quindi mi fate schifo tutti". Queste le parole del rapper.