Nel corso di una recente intervista a Dash Radio, il cantante e leader dei Red Hot Chili Peppers, Anthony Kiedis, ha parlato del futuro del gruppo: a sentire le sue parole il nuovo disco del gruppo uscirà il prossimo anno, nel 2019. E da lunedì, ieri quindi, i quattro musicisti sono entrati in studio per lavorare al successore di "The Getaway" del 2016.

Per la band questo sarà il terzo album con il chitarrista Josh Klinghoffer, che ha rimpiazzato Frusciante, e, se i tempi saranno rispettati, saranno tempi veloci per la band, che farebbe così passare 3 anni dall'ultimo lavoro in studio, un po' come accadde per Californication e By the way, rispettivamente del 1999 e del 2002.

Nel corso della chiaccherata Kiedis ha parlato inoltre dei suoi primi anni come musicista e delle sue influenze, della collaborazione col produttore e musicista Danger Mouse che ha lavorato all'ultimo disco, e non solo: ha raccontato delle moltissime idee che c'erano dietro al video di Dark Necessities, del suo collega di band Chad Smith e dei suoi gusti in fatto di moda. Ha spiegato anche quanto ami suonare dal vivo brani come Dreams of Samurai e Vai Robot.

Il dolore di Kiedis e il futuro della band

Ha parlato anche del tema del suicidio, ricordando il grande dolore dovuto al suicidio dell'attore Robbie Wiliams e dei musicisti come Chris Cornell e Chester Bennington. Per Kiedis il dolore è senza dubbio la migliore fonte creativa, e Williams cercava, con la sua comicità, di rendere il mondo un posto migliore.

Ha raccontato inoltre che ha composto una canzone poco dopo la morte dell'attore: un brano in cui non si giudica una persona che decide di togliersi la vita, perché il dolore che ci sta dietro è davvero difficile da comprendere. Il brano resta ancora inedito e Kiedis dice che non ha intenzione di registrarlo.

Per quanto riguarda invece gli altri membri della band, il bassista Flea pubblicherà a breve la sua autobiografia Acid for the children e ha dovuto respingere le accuse di alcuni fan che vedevano nella pubblicazione del libro un motivo di ritardo per il nuovo album della band.

Il 2019, stando alle previsioni, sembra preannunciarsi come un ottimo anno per le band che fanno alternative rock: basti pensare ai possibili nuovi album dei Pearl Jam, Tool, o a quello dei Guns N'Roses che sembrano intenzionati a pubblicare nuovo materiale. Dopo l'annuncio del tour dei Muse, dei Toto, e di Patti Smith, il nuovo anno si prevede sempre più interessante. In attesa di conoscere tutti gli ospiti del Firenze Rocks e del Rock in Roma.