Se c'è un'icona che rappresenta alla perfezione gli anni '90 inglesi, con quel mix di punk, elettronico e di rivoluzione giovanile della rave generation, è sicuramente Keith Flint, il cantante e performer dei Prodigy. L'artista è stato trovato senza vita questa mattina nella sua casa dell'Essex. La notizia è stata diffusa sui social da parte di un altro componente della band, Liam Howlett, che ha scritto: "Tutto questo è vero. Non posso crederci ma devo riferirvi che nostro fratello Keith si è tolto la vita questo fine settimana. Sono sconvolto, furioso, smarrito e con il cuore rotto".
Il suo addio, a soli 49 anni, sembra rappresentare la fine di un'epoca rivoluzionaria e trascinante dal punto di vista musicale, quella che ha portato i "non musicisti" a conquistare la scena inglese e mondiale, con sonorità elettroniche piuttosto interessanti.
La carriera di Keith Flint: dagli anni '80 agli anni 2000
Keith Flint era originario di Braintree in Essex, come tutti i membri della band, ovvero Leroy Thornill e Liam Howlett con i quali fondò il gruppo. Il successo arrivò negli anni '90: dopo che Flint aveva fatto da ballerino per la band, ne diventò il nuovo frontman. Da quel momento, l'artista diede inizio ad una nuova era con un look horror-punk che prese il dominio sulla generazione delle boy band del britpop, composte invece da bravi ragazzi dallo stile "pulito" ed impeccabile.
I Prodigy sono tuttora un gruppo differente dagli altri, così come ad esempio i Chemical Brothers, non hanno un'organizzazione classica e neanche dei ruoli ben precisi. Infatti, Keith era il "poster boy", una figura più potente e pubblica e non era l'unico frontman: è stata una star rivoluzionaria più adatta alla nuova epoca della musica elettronica che non a quella rock.
Il suo impatto sul palco era forte, distruttivo e molto originale, e la sua presenza e la sua vocalità contribuivano tantissimo alla popolarità della band britannica.
Fra i loro album più celebri troviamo "Experience" del 1992 e specialmente le due opere più avvincenti del gruppo, "Music for jilted generation" del 1994 e "The fat of the land" del 1997.
Il complesso continuò per tutti gli anni Duemila a creare musica appassionante e soprattutto grandi live, messi in piedi dall'imponente presenza scenica di Keith Flint, dal suo stile di canto perfetto in grado di mischiare generi molto diversi come il punk e l'elettronico. L'ultimo disco della band, "No tourist", conteneva un brano scritto da Flint, intitolato "Champions of London". Inoltre, la band era in procinto per iniziare un nuovo tour a maggio, che verrà sicuramente sospeso a causa della scomparsa di Flint.
Il cordoglio della band
Sull'account Twitter della band è stato pubblicato il messaggio di cordoglio dei Prodigy: "E' con grande shock e dispiacere che confermiamo la scomparsa del nostro fratello e amico Keith Flint.
Un vero pioniere, un innovatore e una leggenda. Ci mancherà per sempre. Grazie per il rispetto della privacy di tutti gli interessati".
It is with deepest shock and sadness that we can confirm the death of our brother and best friend Keith Flint. A true pioneer, innovator and legend. He will be forever missed.
— The Prodigy (@the_prodigy) 4 marzo 2019
We thank you for respecting the privacy of all concerned at this time. pic.twitter.com/nQ3Ictjj7t