I Joy Division sono state una della band più influenti e fondamentali nel campo della musica rock alternativa in generale. La band, capitanata dal noto cantante Ian Curtis, seppe creare un mix innovativo che risentiva dell'influenza del primo punk-rock inglese e delle atmosfere 'dark' che stavano nascendo tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta. D'altronde, il gruppo inglese fu uno dei pionieri del genere post-punk, insieme ad altre conosciute band storiche come i Talking Heads, i Devo, i Cure e i Siouxie and The Banshees.
C'è anche da ricordare che, a seguito del suicidio di Curtis, i Joy Division si sciolsero e riformarono con il nome di 'New Order', un gruppo che seppe fondere abilmente le sonorità post-punk e alternative rock con l'elettronica e la dance.
Unknow Pleasures, lo storico debutto della band di Ian Curtis
Recentemente alcuni siti web specializzati come 'OnStage' e testate giornalistiche come il Corriere Della Sera hanno dato spazio al quarantesimo anniversario del debutto dei Joy Division, avvenuto con l'uscita dello storico album 'Unknow Pleasures'. Tale cd è stato indubbiamente di straordinaria importanza nel mondo del punk, del post-punk e della prima fase della scena dark e 'gothic rock'.
Esso, riporta il già citato post di 'OnStage', è stato il disco più influente e conosciuto della scena post-punk ed è stato fondamentale per la nascita del movimento e della musica new wave.
La depressione di Curtis e l'atmosfera malinconica dell'album
Quando si parla dei Joy Division, è indubbiamente opportuno non dimenticare di concentrarsi anche e sopratutto sulla figura del frontman Ian Curtis. Difatti, sia 'Unknow Pleasure' che altri album del gruppo inglese sono caratterizzati dall'atmosfera decisamente cupa e malinconica che trova le sue origini anche e sopratutto nella stessa personalità del cantante. Difatti, Curtis soffriva di depressione e di epilessia e il suo notevole impegno artistico aveva tra le cause anche il voler esprimere le sue sensazioni e il 'mal di vivere' individuale e collettivo che riguardava lui e altri giovani inglesi di quegli anni.
Mal di vivere che ben si adattava alla situazione sociale ed economica assai precaria che regnava nella Gran Bretagna della fine degli anni 70, interessata da una forte recessione e da diverse problematiche che rendevano sempre più latenti le contraddizioni della società e della politica egemone. Su tale tematica bisogna dire che è indubbio che anche la musica o altre forme d'arte e di cultura siano o possano essere fondamentali nell'esprimere una critica allo 'spirito del proprio tempo'.