Lo scrittore Elio Vittorini moriva il 12 febbraio 1966, ricorre quindi oggi il 55° anniversario della sua scomparsa. L'autore, nato in Sicilia nel 1908 ma che visse a lungo a Milano, ebbe una cospicua collaborazione con la casa editrice Einaudi.

Vittorini compose opere che hanno segnato la storia della letteratura contemporanea, come "Uomini e no", ambientata a Milano o "Conversazione in Sicilia".

Ricordando Elio Vittorini

A Elio Vittorini la Giulio Einaudi Editore ha dedicato, proprio in questo giorno, un post su Instagram con una citazione di una sua lettera indirizzata all'amico Italo Calvino - con cui creò la rivista Menabò - ricordandone la scomparsa.

Da questa lettera emerge la mentalità con cui Elio Vittorini lavorava presso l'Einaudi. Tra gli altri cita Fenoglio, uno dei talenti che lui stesso ha lanciato, insieme a tanti altri.

Vittorini ha compiuto anche diversi lavori di traduzione, poiché era un grande ammiratore della letteratura americana e quindi intraprese diverse tradizioni dall'inglese all'italiano.

Le opere di Elio Vittorini

Elio Vittorini trova grande spazio nei Libri di scuola e presso le università per l'importanza che ha avuto nella storia della letteratura italiana. È Il garofano rosso uno dei suoi primi lavori, romanzo di formazione con protagonista un giovane adolescente borghese. In quest'opera Vittorini ha costruito quasi un alter ego del sé adolescente, tanto che lo stesso protagonista ha la medesima data di nascita dell'autore.

In questo romanzo in embrione ci sono alcuni elementi che saranno presenti nelle opere successive dell'autore: il riferimento al "mondo offeso" dalla distruzione degli ideali, dalla violenza e dalla brutalità della guerra e la critica al fascismo.

Ciò culminerà nel capolavoro Conversazione in Sicilia, da alcuni considerato fortemente autobiografico, ma che al realismo contrappone una dimensione onirica e simbolica particolare, probabilmente per celare una critica anti-fascista.

È un viaggio di ritorno a casa che si attua tramite conversazioni e avviene in una Sicilia diversa da quella che il protagonista cercava tornando a casa. Non ritrova se stesso dopo i suoi "astratti furori" - come dice Vittorini all'inizio -, ma la desolazione.

Il racconto della Resistenza

Un'altra opera fondamentale della produzione di Elio Vittorini è Uomini e no. Probabilmente è considerato uno dei romanzi più importanti della Resistenza, ma la resistenza di cui parla non è solo politica.

Vittorini in questo romanzo mostra cosa significhi, in generale, lottare per la libertà, in ogni senso. Anche in questo caso c'è un rapporto tra l'autore e il protagonista, con cui ipotizza vari dialoghi in una serie di paragrafi in corsivo che si alternano nella narrazione. Il romanzo è ambientato a Milano, tanto che è possibile riconoscere tutti i luoghi in cui si trovano i personaggi. Infatti, in questa città avvengono diverse iniziative sull'autore.

Nel 2017 a Milano, dopo uno spettacolo teatrale, venne organizzato un tram con guida che illustrava i luoghi "vittoriniani" del romanzo Uomini e no. Il percorso prevedeva: piazza Fontana, via Larga, via Albricci, piazza Missori, corso Italia, Porta Lodovica, viale Col di Lana, piazza XXIV Maggio, corso di Porta Ticinese, via Torino, via Orefici, via Broletto, via Cusani, Foro Buonaparte, via Tivoli, via Mercato, via Ponte Vetero, via Broletto, via Orefici, via Mazzini, via Albricci, via Larga e di nuovo piazza Fontana.