Il cantautore Fabrizio De André nacque il 18 febbraio 1940 a Genova, quindi oggi avrebbe compiuto 81 anni.

Si tratta di un artista considerato tra i più innovativi del genere cantautorale italiano. Alcune canzoni di "Faber", come lo chiamò l'amico Paolo Villaggio e poi lo ribattezzarono molti suoi fan, sono presenti in diversi testi di letteratura, in quanto considerate delle poesie, ma anche delle profonde analisi della realtà e riflessioni sulla società.

Fabrizio De André si è spento nel gennaio 1999, a neppure 59 anni.

Fabrizio De André, un cantautore indimenticato

Fabrizio De André sarebbe stato un "pessimo avvocato" (come disse lui scherzosamente), aveva infatti intrapreso la facoltà di giurisprudenza, prima di dedicarsi totalmente alla musica.

Fra i suoi brani di maggiore successo ci fu La canzone di Marinella. Una canzone che evidenzia l'attenzione per i vinti, gli emarginati e gli umili. La donna protagonista è una prostituta, personaggio che si ritrova anche in altri brani come Via del campo, dedicata alla sua amata Genova, dove De André nacque. Contrariamente a quanto si pensa, Bocca di rosa non parla invece di una prostituta, ma di una donna assai passionale.

L'impegno di Fabrizio De André

Fabrizio De André, anche con la sua attenzione per i reietti e le classi meno abbienti, ha sempre mostrato un interesse per questioni sociali e politiche.

Ha trattato di religione molte volte, la più famosa è costituita dall'album basato sui vangeli apocrifi, La buona novella.

Per quanto riguarda i riferimenti alla politica è celebre Storia di un impiegato, che accolse attorno a sé diverse polemiche ed è stato rivalutato solo di recente. È impossibile ripercorrere tutta la discografia del cantautore, ma se viene definito a buon diritto anche come poeta è perché è riuscito, con una cura formale invidiabile, a raccontare la realtà degli uomini, a rendere giustizia agli esclusi e a suscitare una grande riflessione.

I riferimenti letterari nelle canzoni di De André

Non mancano poi le grandi ispirazioni letterarie nella discografia di De André. Come l'intero album che basò sull'Antologia di Spoon River: Non al denaro non all'amore né al cielo. Oppure Le nuvole, album che si ispira alla commedia omonima di Aristofane. È famosa anche la canzone Geordie, la traduzione di una famosa ballata medievale, che De André registrò inizialmente in duetto con una professoressa di inglese per poi eseguirla live con la figlia.

La città vecchia, ancora, è una canzone che il cantautore scrisse ispirandosi all'omonima poesia di Umberto Saba. Anche in questo brano si riconosce l'interesse dell'artista per gli umili.

Fabrizio De André è ancora oggi amato e citato proprio per la sua capacità di andare al fondo delle questioni, componendo canzoni indimenticabili. Ciò lo rende ancora incredibilmente attuale.