Il 9 aprile l'Egitto ha annunciato una nuova scoperta nei pressi di Luxor. Si tratta della città di Aten, che si trova ad ovest del fiume Nilo e a sud del paese. Il comunicato del ritrovamento è stato diramato dal Ministero delle Antichità egiziano su Facebook.
Gli scavi, iniziati nel settembre del 2020, sono stati condotti dall'archeologo egiziano Zahi Hawass. L'insediamento è stato anche definito "città d'oro perduta", e gli studiosi hanno riferito che le varie infrastrutture hanno resistito bene all'usura del tempo. Il responsabile della ricerca e il suo team hanno affermato che la città sarebbe stata costruita circa 3.000 anni fa.
Questa è stata definita dagli archeologi come una delle scoperte più importanti degli ultimi anni, seconda solo a quella della tomba di Tutankhamon. Il nome completo dell'insediamento urbano è The Rise of Aten (Il Sorgere di Aten).
I resti della città
Analizzando l'antico centro abitato, si è scoperto che aveva numerose risorse ed alimenti da offrire, tra cui il pane. Infatti sono stati ritrovati i resti di una panetteria piuttosto ampia. Gli archeologi hanno riportato alla luce anche altri materiali come il vetro, a testimonianza di quanto la città fosse attiva in diversi campi, ad esempio quello tessile e artigianale. Sono stati rinvenuti numerosi oggetti in un buono stato di conservazione: anelli, pentole ed amuleti.
Tutto ciò ha dato la possibilità agli studiosi di ricostruire con maggior precisione la vita quotidiana all'interno di Aten. Non mancano mattoni e decorazioni ancora visibili presso gli antichi templi e le tombe, i quali hanno permesso ai ricercatori di risalire non solo alla qualità della vita, ma anche e soprattutto alla datazione dei resti.
La città d'oro e il faraone Akhenaton
Aten sarebbe stata attiva durante il regno del faraone Amenhotep III (conosciuto anche come Amenofi il Magnifico) e del figlio Akhenaton, conoscendo il suo massimo splendore proprio durante il periodo della coreggenza padre-figlio. Negli anni seguenti sarebbe stata comunque ancora abitata sia durante il dominio del faraone Tutankhamon, sia del suo successore Ay.
Lo scopo degli scavi
L'archeologo Hawass ha dichiarato che, inizialmente, gli scavi erano stati avviati per mettersi alla ricerca del tempio funerario di Tutankhamon. Durante i lavori, invece, gli studiosi si sono imbattuti in quello che ad oggi può essere definito come il più ricco e grande centro urbano dell'Antico Egitto mai rinvenuto fino ad ora.