I Lunatici, programma radiofonico cult condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Rai Radio 2 e Rai 2, ha creato una nuova forma d’interazione con il pubblico italiano.

La trasmissione in onda da lunedì al venerdì dalle 00:30 alle 6 del mattino permette, infatti, agli ascoltatori di ogni età di interagire con i conduttori tramite i social o whatsapp per raccontare liberamente storie, esperienze vissute in prima persona o fatti davvero accaduti in un clima decisamente goliardico, un po' come se si stesse parlando con degli amici. Non mancano temi d’attualità, omaggi ad artisti del panorama musicale internazionale e interviste notturne realizzate a personaggi dello spettacolo, della musica, del calcio e del giornalismo italiano da parte dei due conduttori.

Tale format sta funzionando e sta guadagnando sempre più consensi del pubblico, come conferma anche l’hashtag “I Lunatici” finito più volte in tendenza su Twitter.

Lunedì 13 settembre 2021, i Lunatici sono tornati con tante novità della nuova stagione, anche per questo Blasting News ha deciso di intervistare in esclusiva Roberto Arduini, uno dei conduttori e autori del programma di Rai Radio 2.

L’intervista a Roberto

Come nascono i Lunatici e perché questo nome?

"Nascono ormai quattro anni fa, quando Rai Radio2 ci propose di andare in diretta di notte. Questo nome perché visto l'orario di messa in onda ci consideriamo un po' come i figli della luna. E quindi siamo Lunatici. Dal 13 aprile una parte del programma è trasmessa anche su Rai 2, sempre in diretta.

Davvero una bella soddisfazione".

Come hai conosciuto Andrea Di Ciancio e quando avete iniziato a collaborare insieme?

"Ho conosciuto Andrea nove anni fa, in un'altra radio. Ci siamo trovati subito in sintonia e dopo qualche mese abbiamo iniziato a fare un programma insieme. Diciamo che ci dividiamo il lavoro in modo abbastanza trasversale".

Chi è quello che organizza le puntate e chi quello più creativo dei due?

"Andrea però è molto ordinato e metodico, oltre ad essere un grande creativo, non a caso è anche il regista del programma radiofonico. Siamo complementari".

Quanto tempo impiegate per organizzare la scaletta di una puntata intera con tanto di omaggi/racconti e interviste?

"Diciamo che nell'arco della giornata servono almeno due ore tra tutto. Se consideriamo le sei ore di diretta, l'impegno è veramente notevole. Sotto questo punto di vista siamo stati fortunati".

Quale personaggio vorreste intervistare che non avete ancora intervistato?

"Nel nostro programma sono intervenuti degli artisti pazzeschi e dei personaggi unici. Tra quelli che ci mancano, mi piacerebbe una notte fare due chiacchiere con Sorrentino, che per me è un genio. Con J Ax, perché sono cresciuto con la sua musica. E senza voler essere blasfemo, con il Papa".

Sappiamo che avete anche alcuni ascoltatori famosi fan del programma, qual è il vostro rapporto?

"Perché il nostro è un programma allegro e divertente, ma ci ascolta anche tanta gente sola, che ha bisogno di compagnia e conforto.

Il nostro rapporto con gli ascoltatori è bello. Siamo una grande famiglia radiofonica, è vero, questa non è una frase retorica".

Avete vinto la seconda volta il microfono d’oro del miglior programma notturno. Vi aspettavate questo successo soprattutto in una fascia oraria un po’ penalizzata per gli ascolti?

"I riconoscimenti esterni fanno sempre piacere, credo che menta chi sostiene il contrario, ma il premio più grande, la cosa che ci fa capire che stiamo seguendo la strada giusta, sono i messaggi, le telefonate, le centinaia di manifestazioni di affetto che riceviamo ogni notte".

Quali novità ci dobbiamo aspettare in questa nuova stagione?

"Aspettiamocene molte. Nel nostro programma ogni notte può succedere di tutto. È tutto reale. È tutto in diretta. E gli ascoltatori sono assoluti protagonisti di questo format che da un momento all'altro può cambiare ritmo e registro".