Si intitola "Sono ancora vivo" e nonostante stia venendo pubblicizzata come la prima graphic novel di Roberto Saviano in realtà si tratta della sua seconda opera all'interno di questo genere letterario. Infatti, questo stesso anno, lo scrittore campano ha pubblicato per la collana "Le storie della paranza", il primo volume: "I teschi dei ladri" edito Feltrinelli.

“Sono ancora vivo”, disponibile nelle librerie dallo scorso 12 Ottobre, edito Bao Publishing e realizzato in collaborazione col pluripremiato fumettista Israeliano Asaf Hanuka, racconta sotto forma di autobiografia a fumetti una vera e propria lotta per la sopravvivenza che l’autore di “Gomorra” ha dovuto combattere aggrappandosi con le unghie e con i denti a ciò che di più caro gli era rimasto: se stesso.

"Sono ancora vivo": il viaggio introspettivo di Roberto Saviano

Per poter capire davvero a fondo le più sincere ed intime intenzioni di “Sono ancora vivo” tocca tornare indietro con il tempo a quindici anni fa: siamo nel 2006 e sugli scaffali delle librerie viene esposto il primo romanzo di Roberto Saviano “Gomorra”, destinato a divenire da li a poco un bestseller internazionale, cosa che avrebbe dovuto cambiare per sempre la vita dell’autore ed effettivamente lo ha fatto, purtroppo però non nei termini che ci saremmo aspettati.

Gomorra di fatto rappresentava e rappresenta un racconto di vera denuncia nei confronti del potere più meschino presente sulla Penisola: la criminalità organizzata ed in particolare il clan dei Casalesi che non tardarono ad inviare a Saviano intimidazioni e minacce di morte.

Ragioni, queste ultime, per le quali nello stesso anno gli venne assegnata la scorta che ancora oggi lo accompagna.

Dunque, con “sono ancora vivo” ci troviamo difronte ad un percorso indagatorio sul passato ma anche sul presente di Saviano, sulla quotidianità che da quel giorno è costretto a vivere, presetentandosi come un racconto schietto, onesto e senza filtri.

Per la prima volta Saviano mette in scena uno degli aspetti più terribili del suo vissuto.

La costante scorta e protezione che gli permettono di restare in vita vengono raffigurate all’interno di un libro a fumetti, la cui vivacità del linguaggio e delle illustrazioni viene sommata, senza contrapporsi, al solito stile di Saviano: estrema semplicità, crudezza, capitoli brevi ed un’intensa lucidità.

Viene fuori una sorta di dialogo tra scrittore e illustratore mettendo in mostra, con disarmante dolcezza e colore, una lotta combattuta con le sole armi della parola e del coraggio delle proprie idee, smascherando quello che possiamo definire il più grande tormento interiore e non solo dell’autore napoletano.