Maneskin e Cugini di Campagna. Due band che fino a qualche mese fa sembravano all'apparenza distanti ma che negli ultimi tempi stanno riempiendo le pagine dei giornali, continuando a suscitare curiosità e ironia. Tutto merito delle dichiarazioni spesso polemiche del gruppo di Anima Mia. Negli ultimi tempi infatti la storica pop band italiana non ha digerito alcune scelte della giovane band romana, come è successo ad esempio durante il concerto di Damiano e soci prima dello show dei Rolling Stones. Da lì è partito tutto, con l'accusa al gruppo di Zitti e Buoni di copiare i loro abiti.
E dopo la cover del loro brano fatta a Capodanno la band torna a parlare del gruppo romano nel corso di un'intervista al Corriere della Sera.
Michetti torna a parlare dei Maneskin
Dopo la loro esibizione al concerto di Capodanno in diretta sul programma di Rai L'anno che verrà i Cugini di Campagna tornano a far parlare di sé. Nel corso di un'intervista al Corriere della Sera infatti Ivano Michetti è tornato a dire la sua sui Maneskin e della cover parodica di Zitti e Buoni, suonata proprio la sera di San Silvestro, con tanto di siparietto con il conduttore della serata Amadeus.
Nell'intervista Michetti torna a parlare della band romana e tocca di nuovo l'argomento degli "abiti copiati" senza risparmiare qualche frecciatina al giovane gruppo romano.
Nonostante questo però il musicista esprime la sua ammirazione per la rockband e trova anche delle analogie tra la loro e la storica pop band italiana.
L'intervista ai Cugini di Campagna
Sembra destinata a non finire la sottile polemica a distanza dei Cugini di Campagna contro i Maneskin. Se i secondi almeno per il momento hanno preferito non commentare gli sfoghi della pop band italiana, i primi invece continuano a parlare della band romana.
Nel corso di un'intervista al Corriere della Sera Ivano Michetti torna sulla cover parodica di Zitti e Buoni: "Noi l'abbiamo fatta a nostro modo, con quei coretti è la fine del mondo". Per lui è stato un modo per abbellire la canzone: "Ce la chiedono in tutte le tv, è piaciuta tantissimo".
Poi il musicista fa un parallelo tra le carriere delle due band: "La nostra è partita da Fontana di Trevi".
E racconta di quando da bambino rubava le monetine dalla fontana. "A 100 metri da lì c'è via del Corso e i Maneskin... Anche loro hanno iniziato così: prendevano le monete che i passanti gli davano". Oltre all'analogia comunque afferma di amare molto il gruppo di Damiano e soci. Anche se non perde occasione per levarsi qualche altro sassolino dalle scarpe.
'Siamo innamorati di loro'
"I Maneskin? Noi siamo innamorati di loro", aggiunge Michetti nell'intervista. "So’ ragazzi de Roma, mi ricordano la mia giovinezza, mi ricordano quanto ho lottato per il successo”. Non mancano pero riferimenti alla "questione" degli abiti che a suo avviso sono stati copiati dai Cugini di Campagna. Tutto ha inizio quando la band si esibisce a Las Vegas prima del concerto dei Rolling Stones, sfoggiando un abito che richiama alle stelle e alle strisce della bandiera statunitense.
Un outfit che in passato era stato scelto anche dalla band di Anima Mia e da tantissimi altri artisti.
"Pensavo che i vestiti uguali all’inizio fossero una coincidenza, ma all’ennesimo episodio ho pensato che lo facevano apposta... loro e i loro designer", ha detto Michetti. "Potevano venire nel nostro studio, gli avremmo dato i nostri, avrebbero risparmiato tempo e denaro”. Poi, accantonando la questione degli abiti, parla del successo strepitoso dei Maneskin: “Oggi hanno un bel vantaggio, di questi tempi le case discografiche neanche ci pensano a stampare 1 milione di dischi, son le visualizzazioni che fanno fare i guadagni", aggiunge il musicista. "Ecco perché agli American Music Awards hanno cantato una cover come Beggin’, a loro che gliene frega".