Renoir, l'alba di un nuovo classicismo: questo il titolo dato alla grande esposizione che, inaugurata il 25 febbraio a Rovigo, continuerà sino al 25 giugno. Esposte 47 opere che documentano l'influenza sul pittore francese del suo viaggio in Italia. La mostra è visitabile nei giorni feriali con orario dalle 9.00 alle 19.00, mentre sabato, domenica e festivi con orario dalle 9.00 alle 20.00. È previsto un ingresso ridotto (9 euro) per over 65 e ragazzi sino ai 18 anni, gratis per i bambini sino ai 6 anni.

Renoir e la svolta in Italia

Pierre-Auguste Renoir, pittore francese, è nato a Limoges nel 1841 ed è morto a Cagnes-sur-Mer nel 1919.

Trascorre l'infanzia a Parigi, dimostrando sin da bambino passione e talento per il disegno. La famiglia, malgrado le modeste origini e l'altrettanto modesta situazione economica, lo incoraggia cercando di fornirgli i materiali necessari. È considerato uno dei massimi esponenti dell'Impressionismo ed i suoi dipinti sono celeberrimi. Solo per citare un titolo, è universalmente conosciuto il suo "Ballo al Moulin de la Galette". Nel 1881 Renoir, spinto da inquietudini professionali e creative, parte per un viaggio in Italia. Venezia, Padova, Firenze, Roma, Napoli sono alcune delle città da lui visitate. Durante questo viaggio, il pittore conosce l'arte di Raffaello, Tiziano, Carpaccio, e rimane profondamente colpito da luce e colori del Mediterraneo.

Inizia quindi in questo periodo quella che è stata definita come la svolta creativa di Renoir. Egli si allontana progressivamente da tematiche e modalità tipiche dell'Impressionismo per adottare modalità definibili come neorinascimentali.

La mostra di Rovigo

La mostra organizzata a Rovigo intende far conoscere proprio questa seconda fase dell'Arte di Renoir che si esplica con un cambiamento sia nei soggetti che nelle modalità tecniche.

Dal rientro dal viaggio in Italia, tale fase si protrae fino all'ultimo periodo della sua vita, a Cagnes-sur-Mer. Il racconto della mostra segue altresì il filo della biografia e delle vicende personali dell'artista, compresa la malattia reumatica che lo colpisce alle mani rendendogli assai difficoltoso l'utilizzo dei pennelli.

Ciò, sulla scorta del libro scritto da uno dei suoi figli, Jean Renoir, divenuto poi noto regista cinematografico. La mostra, curata da Paolo Bolpagni, presenta 47 opere provenienti da musei internazionali: francesi, tedeschi, austriaci, svizzeri e danesi. Tra le opere maggiormente rappresentative della seconda fase di Renoir, va ricordata la celebre "Baigneuse blonde", ove è ritratta Aline Charigot, sua futura moglie.