Quando si parla di "pirateria", come fa il film come Mixed by Erry, il più delle volte audiovisiva ed informatica, bisogna sempre cercare di analizzare tale fenomeno in virtù di ciò che lo ha scatenato, del perché e degli eventuali danni e dei benefici che essa porta a chi la subisce.

La pellicola, rilasciata nelle sale italiane dal 2 marzo 2023, fa tutto questo. Il film diretto da Sydney Sibilia, anche per mezzo dei sottotitoli usati in certi frangenti per essere compreso anche oltre la regione Campania, racconta la storia dei fratelli napoletani Enrico, Giuseppe e Angelo Frattasio, interpretati rispettivamente da Luigi D'Oriano, Giuseppe Arena ed Emanuele Palumbo.

Mixed byErry, la trama

Viene raccontata la scalata dei Frattasio, dal loro quartiere di nascita, Forcella, fino alla vetta in cui riescono a diventare "re" indiscussi dell'industria discografica e della pirateria musicale italiana (e in seguito anche internazionale) grazie al mercato delle musicassette contraffatte.

In particolare ci si concentra sulla figura di Enrico, un timido adolescente con la passione per la musica, un autentico genio quando si parla di avere a che fare con stereo, cuffiette e col capire i gusti musicali delle persone. Il ragazzo ha il sogno nel cassetto di diventare un affermato DJ di fama mondiale e destinato a diventare il mitico "Mixed by Erry" creatore dell'omonimo brand facente capo all'enorme e miliardario impero pirata (ma con persino qualche sprazzo di legalità al suo interno, come esplicato nel corso della pellicola) messo su insieme ai due fratelli.

Un impero talmente vasto da far credere a tutti di trattarsi di una vera etichetta discografica, e di conseguenza contraffatta a sua volta. Attraverso i vari tentativi da parte di Enrico di cercare di farsi vedere e crearsi una certa posizione di peso nelle principali discoteche del quartiere, si ripercorre più di un decennio e mezzo di storia musicale (si va da Sweet Dreams (Are Made Of This) degli Eurythmics a Gloria di Umberto Tozzi).

Regia e fotografia in Mixed by Erry

Sibilia si avvale di una regia pulita, che attraverso anche numerosi primi piani tendenti a valorizzare molto il volto quasi scarno (ma con occhi pieni di speranza) del protagonista, si concentra bene sulla storia e sul ricreare le atmosfere giuste vissute da tutti in quel periodo, anche per mezzo di numerose immagini di repertorio dell'epoca direttamente dalle teche Rai, non disdegnando però neanche di qualche bello ed interessante guizzo da commedia action/sentimentale.

L'ora e 50 minuti della durata del film scorre fluida e senza cali di ritmo fino alla fine, quando nei titoli di coda fa capolino l'inedita "'O dj (Don't give up)" di Liberato, anche grazie a una fotografia nitida e molto luminosa, che accompagna con armonia il tutto.

Fra Tangentopoli e orgoglio napoletano

In questo esercizio di stile cinematografico, si ripercorre la storia dell'evoluzione delle apparecchiature per la riproduzione e l'incisione del materiale audiovisivo, dal mangianastri, il lettore per musicassette al compact disc, altro mezzo che verrà compreso e utilizzato dai fratelli Frattasio. Lo faranno nella loro guerra per la diffusione della musica prima in tutta Italia e in seguito a livello internazionale col proprio marchio, sempre con la Guardia di Finanza alle costole.

Più in generale il film ripercorre i fasti di una Napoli entusiasta del campionato di calcio vinto nel 1987 con Maradona, ma di un'Italia che dovrà anche fare i conti con un periodo nero come quello di Tangentopoli e appunto con il mondo della pirateria dell'audiovisivo e tutto ciò che ne concerne, arrivando a creare, proprio a causa di questa storia, la società italiana per il diritto d'autore.