Federico Pietroni è un chitarrista livornese classe 1969 con la passione per il flamenco. Infatti, dopo il diploma di chitarra classica, ha conseguito il titolo di secondo livello in chitarra flamenca, con il massimo dei voti. Dopo la formazione classica, il suo interesse per la Musica etnica l'ha spinto a un'intensa attività concertistica ai festival più importanti d'Italia e d'Europa. Poi si è trasferito a Siviglia per studiare con i principali maestri della musica flamenca, tra cui José Luis Postigo, Victor Monge "Serranito", Oscar Herrero e Manuel Granados.
Ha poi collaborato con artisti del calibro come i Gipsy Kings, José e Lola Greco, Tony Esposito, Antony Marquez e il percussionista Suresh Talwalkar. Attualmente fa parte della compagna Flamenco Libre e insegna chitarra classica e flamenca presso l'Accademia della musica di Geminiani di Altopascio.
Blasting News ha incontrato Federico Pietroni all'evento Eufonica 2023 di Bologna e lo ha intervistato sulla sua passione e sui consigli per i giovani aspiranti musicisti.
L'intervista a Federico Pietroni
Come e quando è nata la passione per il flamenco?
"È nata tanti anni fa, ascoltando per caso negli anni '80 i Gipsy Kings, che legavano con il flamenco fino ad un certo punto, perché in realtà erano rumbe.
Comunque, è stato un inizio e dall'ascoltare quel genere di musica, è arrivata la curiosità e poi grazie qualche amico già chitarrista sono riuscito ad andare in Spagna perché mi interessava capirne di più. E da lì è nato tutto, dagli studi, fino alle collaborazioni con diversi musicisti e colleghi".
Quindi, ha familiarizzato molto con la Spagna dal punto di vista della sua carriera?
"Sì, certo ho trovato molto la Spagna durante il mio percorso musicale".
Quali sono i consigli che darebbe ad un giovane che vorrebbe diventare in futuro un chitarrista o lavorare con la musica?
"L'indicazione che posso fare è ovviamente prendere contatti con scuole che sono qui a Bologna o in altre città, quelle in accompagnamento alla danza.
Quindi, ci sono dei chitarristi disponibili anche per divulgare queste nozioni e per chi volesse intraprendere questo percorso. Poi, se ci sono io, perché no".
Tiene lezioni di chitarra anche a Bologna?
"Per ora, non insegno a Bologna, però posso dire che ci sta di tutto nella vita. Mai dire mai".
Per quanto riguarda i futuri progetti, cosa bolle in pentola?
"In futuro ci saranno diversi concerti un po' in giro per l'Italia e il prossimo si terrà proprio in Toscana, nella mia zona. Poi, a maggio e giugno mi sposterò verso Napoli e vedrò. Insomma, devo ancora avere delle conferme e direi che questo potrebbe essere un anno interessante".