Le Marche sono una meta turistica sempre più gettonata anche grazie allo sviluppo cicloturistico che permette di collegare il mare alla montagna direttamente sulle due ruote. Dalle scogliere verdeggianti del Conero a picco sul mare fino ai borghi storici ricchi di leggende e misteri dei Monti Sibillini.

La regione Marche è tutta da scoprire con i suoi gioiellini ben nascosti e lontani dall'overtourism di altre regioni. È proprio sugli Appennini che nacque il mito della grotta della Sibilla, detta anche grotta delle Fate, secondo il quale si trovava l’accesso al regno sotterraneo della regina Sibilla, una sacerdotessa in grado di predire il futuro.

Tra leggende, miti, borghi ed abbazie è sorta la necessità di condividere itinerari cicloturistici per permettere l'esplorazione di luoghi poco conosciuti in mountain bike, in e-bike e ultimamente in bici gravel.

Che cos'è il gravel?

Il gravel è quasi uno stile di vita, se viene praticato a livello non professionale. Consiste nell'esplorare territori con una bici particolare che prende il nome di gravel (in italiano si traduce in ghiaia). Tale bici rappresenta un'evoluzione flessibile che si interpone tra il modello da strada e la MTB. Tipicamente non presenta alcun tipo di ammortizzazione (anche se nelle ultime versioni alcuni modelli hanno inserito la forcella ammortizzata). Sono "rigide", il che le rende super efficienti per lunghe pedalate su strade bianche, strade sterrate ma anche su asfalto.

Per quanto riguarda la geometria, la bici gravel presenta un manubrio più alto, un angolo più verticale e un movimento centrale più basso. Il fine ultimo è quello di garantire una velocità sostenuta insieme a una buona stabilità per affrontare i terreni più sconnessi. Le curve del manubrio sono leggermente svasate offrendo più opzioni per il posizionamento delle mani nei lunghi tratti di strada, dove il corpo stesso viene utilizzato come unica fonte di ammortizzazione.

Tipicamente vi sono tipologie di impugnamento del manubrio che variano a seconda della pendenza della strada, della tipologia di terreno e dell'andatura del ciclista. La ruota gravel è molto più sottile di quelle delle MTB ma è più grande rispetto alla ruota da strada, per poter ottenere velocità senza perdere grip. La bici gravel è per gli amanti dell'esplorazione, del ciclismo libero, della pedalata con lentezza, del cicloturismo e dell'avventura sulla maggior parte dei terreni.

I tesori nascosti delle Marche

Fra i luoghi più gettonati dell'entroterra marchigiano vi è il Tempio del Valadier, ossia un santuario particolarmente suggestivo immerso in un ventre roccioso, nelle vicinanze delle famose Grotte di Frasassi. Vi sono le gole dell'Infernaccio, una meta molto ambita che conduce all'eremo di San Leonardo ed alla cascata nascosta del Rio, il lago di Pilato, il lago di Fiastra, le abbazie romaniche, le cascate di Forcella, le cascatelle di Sarnano e moltissimi altri luoghi ben conservati nella natura silenziosa. Un viaggio sicuramente molto rilassante ma al contempo avventuriero permetterà di scoprire una nuova realtà dove si possono trovare innumerevoli tour e strutture ricettive pronte ad accogliervi.

Per gli amanti del mare naturalmente la riviera adriatica è sempre una validissima alternativa alla montagna per pedalare sulle piste ciclabili pianeggianti tra una città e l'altra. San Benedetto del Tronto, detta anche Riviera delle Palme, è una meta molto ambita dai turisti per via del numero elevato di hotel, verde, piste ciclabili e mercatini.

Con la bici gravel si può girare un po' tutta la regione e avventurarsi nelle stradine bianche più impervie che costeggiano fiumi e laghi, partendo dal mare o dalla montagna. Il progetto Gravel Marche rende disponibili gratuitamente i tracciati da percorrere con i luoghi più interessanti e suggestivi da visitare messi a disposizione dalla community.