Esce il 21 gennaio 2025 il nuovo giallo di Serena Venditto, Sette vite come i libri (Mondadori, 256 pagine). Le feste natalizie, i primi giorni del nuovo anno e l’Epifania, il congedo ufficiale delle festività, sono ormai terminate. Napoli è semi-deserta: le persone sono tornate alla routine e alla banalità delle incombenze quotidiane che caratterizzano la vita di tutti, con orari più o meno precisi da rispettare, la scuola da frequentare e il lavoro.

Tuttavia, non per tutti è così. Una ragazza, Malù, è un’archeologa. Brava, ma non è sufficiente per garantirsi un impiego stabile, dal momento che il suo lavoro è legato a un contratto di dottorato di ricerca.

L’università, però, non dispone più di fondi per assicurarle un reddito. Un bel problema. In altre parole, Malù è disoccupata e senza un soldo.

Come dicevano i Beatles

"With a little help from my friends" (ci riuscirò con un po’ d’aiuto dei miei amici), dicevano i Beatles nel brano contenuto in Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. È una gran fortuna per Malù che sia circondata da un gruppo di amici che ammira quella canzone. Pertanto, la sua situazione critica è presto migliorata, grazie ai suoi coinquilini che ce la mettono tutta per darle una mano. Questi hanno saputo di un impiego momentaneo in una libreria dell’usato. Il posto si chiama La Second Chance. Malù gradisce l’occupazione sin dal primo istante.

Per lei i Libri diventano diari di bordo di tutte le persone che si sono avvicinate a loro. Guarda gli scaffali e non vede carta trasformata in pagine di romanzi, ma carta che contiene tracce di vite. Se, prima di chiudere la porta per andare via, prova a far silenzio, le sembra che nell’aria della libreria echeggino le impressioni di chi, quei volumi, li ha letti, regalati, amati.

Ascolta perfino chi vi ha lasciato nelle pagine il proprio pianto e non sono più riusciti a tornare, perdendosi nelle storie narrate.

Quante esistenze può avere un romanzo

Le vite dei libri possono essere molte, pensa Malù, forse persino quante quelle dei gatti: sette. La libreria è anche un luogo zeppo di rifugi e odori, un posto dove il suo gatto Mycroft farebbe le fusa in tranquillità.

Non sa per quanto lavorerà lì, ma è contenta. Fino a che non le capita di sfogliare "La donna in bianco", il capolavoro di Wilkie Collins. Malù si accorge con raccapriccio che alcune pagine sono intrise di sangue. Lo annusa: è sangue fresco. La ragazza ha una passione per le storie gialle.

La caccia

Intuisce che il posto da cui proviene il libro deve essere stato teatro di un evento luttuoso. Potrebbe tirare avanti per la sua strada, ma la ragazza sa che non ce la farebbe a far finta di niente. Non le rimane altro da fare che, insieme al gatto Mycroft, cercare di scoprire da dove viene quel libro insanguinato e, soprattutto, intende capire chi sia la vittima: Malù si impegna in una rocambolesca caccia al colpevole.

Serena Venditto ha fatto di nuovo centro con questo thriller partenopeo. L’avventura proposta non lesina citazioni della realtà sociale, come quella della disoccupazione, e viaggia in perfetta sintonia con i suoi lavori precedenti. Come questi ultimi, che hanno visto l’esordio nel 2018 con il primo titolo chiamato "Aria di neve", la nuova narrazione offre spazio alla simpatica figura del gatto Mycroft e ai quattro compagni d’avventura di via Atri 36.