È uscito il 26 marzo, per Edizioni Tlon, il libro di Valentina Tanni Conversazioni con la macchina, che ha come sottotitolo Il dialogo dell'arte con le intelligenze artificiali. Nelle 96 pagine di cui è composto il libro, sono protagonisti il dialogo dell'arte con le intelligenze artificiali e le interazioni con la vita artificiale in un tempo in cui l'intelligenza artificiale sta diffondendosi in tutti i campi e le cose della vita con i suoi pro e contro.

L'importanza della comunicazione uomo-macchina

Il tema della tecnologia ha spesso fatto emergere contrasti tra chi è a favore dello sviluppo e dell'introduzione delle innovazioni tecnologiche e chi e contrario a esse.

Alcuni "artisti pionieri", del Novecento e contemporanei, sono stati e sono più interessati al concetto di "vita artificiale" rispetto a quello di intelligenza artificiale. È proprio questo il tema principale sul quale focalizza la propria attenzione Valentina Tanni nell'interessante saggio dal titolo Conversazioni con la macchina che è possibile acquistare in libreria e negli store online.

La prospettiva della relazione uomo-macchina è la chiave per poter vedere tutto dal punto di vista più corretto rispetto a questo tema così presente nella vita di oggi. Alla domanda se si possa dialogare con le macchine e testare possibili forme di coabitazione, la risposta dell'autrice del libro è certamente affermativa.

Il computer come mezzo per comprendere i nostri comportamenti

Oggi il dibattito sull'intelligenza artificiale si concentra sull'apprendimento della macchina - ossia sulla capacità dell'uomo di "insegnare" alla macchina a essere intelligente -, partendo da quanto diceva Antonio Caronia, secondo il quale la macchina è "il nostro doppio", che rivaleggia con l'essere umano.

Ma se si amplia l'orizzonte, il computer "forse può diventare anche uno specchio attraverso cui comprendere più a fondo i nostri stessi comportamenti", afferma Tanni, storica dell’arte, curatrice e docente nata a Roma nel 1976.

Nel libro, gli artisti presi in esame si interrogano sulla capacità delle macchine di "agire, rispondere, dialogare, creare, esistere nel mondo". La cosa più importante è sicuramente provare a chiederci quale rapporto vogliamo instaurare con delle macchine che sembrano possibili "soggetti".