Il nuovo libro di Eugenia Tognotti, edito da Franco Angeli, si intitola Del coraggio e della passione. In 190 pagine viene raccontata la storia umana e professionale della prima donna medico condotto dell'Italia contemporanea, la dottoressa Adelasia Cocco, una pioniera nel campo della medicina che ha aperto una strada fino ad allora preclusa alle donne in quanto aperta solamente agli uomini.
Il contenuto del libro
Il libro, la cui prefazione è stata scritta da Rosy Bindi, racconta in modo particolare la resistenza della dottoressa Adelasia Cocco contro il predominio maschile presente anche nel campo della Medicina.
"Una condizione di disparità di genere di lunga durata che attraverserà, con piccoli progressi e arretramenti, l'età giolittiana e il fascismo e oltre".
Adelasia Cocco riuscì a eliminare quella barriera culturale diventando la prima donna medico condotto nell'Italia contemporanea, il periodo storico compreso tra il 1914 e il 1954. Il medico condotto era un medico dipendente dei comuni italiani che prestava assistenza sanitaria gratuita ai poveri e, dietro pagamento, agli altri cittadini abbienti.
Una donna medico che, per vedere riconosciuto il proprio valore ed ottenere il giusto riconoscimento, dovette lottare strenuamente contro la cultura maschilista imperante a quei tempi che vedeva le donne adatte solo a stare relegate tra i fornelli di casa e a prendersi cura della famiglia.
Queste le sue parole a riguardo: «Non è stato facile essere accettata dalla società. C'erano troppi tabù da abbattere, ho dovuto lottare contro tutti, in un ambiente ostile che voleva il sesso debole relegato tra i fornelli di casa».
Grazie a una completa e attenta ricostruzione del contesto storico e della vita di Adelasia Cocco, l'autrice Eugenia Tognotti tratteggia bene la vicenda umana e professionale di questa donna pioniera nel campo della medicina attraverso fatti, date, documenti e testimonianze con una grande capacità narrativa.
Pagina dopo pagina emerge la passione ed il coraggio di una professionista che ha dovuto lottare molto contro lo squilibrio di genere, presente in tutti i campi e non solo in quello della medicina.
"Adelasia Cocco con forza e determinazione ha sfidato convenzioni, cultura, consuetudini, opponendosi con coraggio anche alle gerarchie locali del regime", spiega l'autrice, che nel volume ripercorre le tappe della sua carriera professionale: dalla laurea, alla nomina a medico condotto, a ufficiale sanitario, a direttrice del laboratorio provinciale di igiene e profilassi.
Il tutto ottenuto e mantenuto con grandi lotte a causa del predominio maschile, i pregiudizi e gli stereotipi di cui erano oggetto le donne a quel tempo.
Nel libro sono raccontati anche gli spostamenti prima a cavallo nelle campagne per visitare i pazienti e poi con l'auto dopo essere stata la prima donna sarda ad ottenere la patente di guida.
Il libro ha per protagonista il contesto storico, sociale, politico e culturale del periodo che va dalla fine dell'Ottocento agli anni cinquanta del Novecento in cui si combatterono due conflitti mondiali, con in mezzo la dittatura fascista.
Gli epiteti che emergono dal libro e che si possono utilizzare per descrivere Adelasia Cocco sono: elegante, colta, coraggiosa, sicura di sé e con obiettivi nitidi da raggiungere.
Fu una pioniera dell'emancipazione femminile.
Cenni biografici della dottoressa Adelasia Cocco
Adelasia Cocco Floris nacque a Sassari il 18 novembre 1885 ed è stata un medico, la seconda donna della Sardegna laureata in Medicina e la prima donna medico condotto d'Italia nel 1914. Fu anche la prima donna sarda a prendere la patente nel 1919. La madre era Celestina Sassu e il padre Salvatore Cocco Solinas, poeta-narratore e giornalista. Sin da giovanissima interessata alla professione medica, nel 1907 si iscrisse alla prestigiosa facoltà di Medicina dell'Università di Pisa ed era l'unica donna. Nel 1910 ritornò a Sassari dove si laureò nel 1913 con la tesi intitolata Potere autolitico del siero di sangue come contributo alle reazioni immunitarie.
Fu la seconda donna dell'isola a laurearsi in medicina; prima di lei, Paola Satta si era laureata a Cagliari, nel 1902.
Morì a Nuoro nel 1983, all'età di quasi 98 anni.
Cenni biografici di Eugenia Tognotti
Eugenia Tognotti è Coordinatore Centro per gli Studi Antropologici, Paleopatologi e Storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo/ Dipartimento di Scienze Biomediche ( UNISS). Già professore ordinario di Storia della medicina e Scienze Umane all’Università degli Studi di Sassari. È docente universitaria, saggista, biografa ed editorialista per diversi quotidiani: La Stampa, Il Secolo XIX, La Nuova Sardegna.
Collabora con il gruppo di esperti europei di diverse discipline che fanno capo all’Institut Montaigne, con sede a Parigi.
Il principale tema di ricerca riguarda la storia della medicina e della sanità e lo studio dell’impatto sociale e delle risposte istituzionali alle malattie tra passato e presente, con una particolare attenzione per gli atteggiamenti individuali e collettivi (reazioni, paura, suggestioni) di fronte alle grandi malattie epidemiche come il colera o la spagnola fino alla Sars e a Covid-19. A questo indirizzo di ricerca sono collegate numerose pubblicazioni in importanti riviste scientifiche internazionali e 6 monografie. È anche componente del Comitato Scientifico della Collana di Storia della Medicina "Teodorico Borgognoni".
La storia della dottoressa Cocco ricorda quella di Maria Montessori (1870-1952), la terza donna medico in Italia, alla quale inizialmente era stata preclusa la possibilità di immatricolarsi al corso di laurea in Medicina. Impedimento reiterato una seconda volta anche quando, famosa in tutto il mondo grazie al suo metodo educativo-pedagogico, aveva chiesto di immatricolarsi al corso di laurea in Pedagogia.