Nel lontano 1776, tredici colonie della costa est del Nord America dichiararono la loro indipendenza dall Gran Bretagna. Il 4 luglio di quell'anno venne firmata la dichiarazione di indipendenza a Philadelphia, nella regione della Pennsylvania. Il conflitto nacque nel 1775 e tre anni dopo divenne globale. La ribellione dei coloni residenti in America, da locale che era nel 1778, portò a entrare in guerra anche i paesi europei, la Francia, la Spagna e i Paesi Bassi a fianco degli Americani contro il Regno della Gran Bretagna aiutato dai mercenari tedeschi, per il predominio dei mari e dei territori coloniali.

I contrasti tra colonie americane e madrepatria,

Londra con le sue leggi soffocava lo sviluppo e quindi l'economia delle colonie americane, prima con lo Sugar Act (dazi sui prodotti che le colonie importavano dalla madrepatria) poi con lo Stamp Act (imposizione di bolli sui giornali e sui documenti) e, infine, dichiarando il totale monopolio sulle colonie, considerate solo come fonte di materie prime.

Proprio questa ultima 'mossa' farà scoppiare la rivoluzione americana, che si concluderà con la firma della Dichiarazione d'Indipendenza redatta da Thomas Jefferson e firmata da 56 delegati dalle colonie. Philadelphia sarà la città scelta per firmare il documento e da allora è soprannominata La Culla della libertà (The Cradle of Liberty).

Come si festeggia oggi la festa dell'Indipendenza?

Durante la giornata, gli americani seguiranno un rituale preciso, innanzitutto parteciperanno alle parate mattutine, mentre gli uffici, le banche e le poste rimarranno chiuse, nelle basi militari a mezzogiorno in punto, verranno sparati tanti colpi di cannone quanti sono gli stati uniti d'America oggi, ricordando il saluto militare del 1777 "Salute to the Union" che è stato di tredici colpi, perché le colonie allora erano tredici.

Questo 4 luglio, sarà il primo per Donald Trump, eletto da poco presidente degli Stati Uniti, gli onori di casa li farà, però la figlia Ivanka, visto che il tycoon sarà in viaggio verso l'Europa, con una prima tappa il 6 luglio a Varsavia, dove si prevedono possibili contestazioni verso la presidenza il giorno della festa, dati i rapporti un po' tesi di molti americani verso il programma di questo presidente.

Per quanto riguarda la possibilità di possibili attentati, è stata dichiarata allerta massima durante il giorno per la paura di possibili attentati.

Non mancheranno però i fuochi d'artificio e sarà uno spettacolo grandioso come sempre, sulle sponde dell' East River, con il canto di milioni di persone che seguiranno le note dell'inno di The Star - Splanged Banner.