La NASA negli ultimi tempi, sembra più concentrata che mai sulla ricerca di forme di vita aliene. Ma c'è un intoppo che la costringe a muoversi a rilento. Infatti, i fondi che vengono stanziati per la ricerca di vita aliena non sono mai abbastanza, e la costringono ad allungare i tempi di attuazione dei progetti. L'Agenzia Spaziale statunitense, necessità di ingenti somme di denaro per allestire missioni che mirano all'analisi di satelliti extraterrestri come Encelado e Europa, al fine di scovare forme di vita aliene e studiarne la biologia. Ma adesso, andiamo a vedere nel dettaglio la questione.

I miliardari e la NASA

Come ha dichiarato Geoffrey Marcy, che è un professore in pensione della University di Barkley in California, ad Astro Watch ovvero un sito internet che si occupa di notizie riguardanti l'astronomia, ha affermato che la NASA ha bisogno di una sonda capace di aggirarsi fra i gayser di Encelado. La navicella non dovrà atterrare ma semplicemente rilevare l'acqua e analizzata con il microscopio di cui sarà munita, ed in seguito inviare tutti i dati accumulati alla NASA. Senza l'aiuto dei milionari, l'Agenzia Spaziale ci metterebbe all'incirca vent'anni prima di far partire la sonda in questione, allungando incredibilmente i tempi della ricerca della vita aliena. Ma ci sono alcune persone che credono che per trovare forme di vita aliene non dobbiamo spingerci tanto lontano.

Infatti, il dottor Greer, in ex medico appassionato di ufologia, è fermamente convinto che gli alieni siano già arrivati sul pianeta Terra.

Siamo solo nell'universo?

La scienza non ha ancora risposto a questa domanda, ma le probabilità sembrano propendere per la risposta che vede un universo brulicante di vita. Infatti le ultime scoperte di pianeti abitabili, come TRAPPSIT-1 o Proxima-b, hanno fatto valutare alla scienza la questione della vita extraterrestre sotto un altro punto di vista.

Questo perché scovando pianeti abitabili vicino al nostro Sistema Solare, sono aumentate le probabilità che forme di vita come la intendiamo noi fioriscono su altri pianeti che mostrano le stesse condizioni ambientali della Terra. Ma questo non è l'unico problema che deve fronteggiare la NASA, poiché alcuni scienziati dell'ESOC sostengono che prima o poi un asteroide ci colpirà e noi non siamo preparati per affrontare un cataclisma di questa portata. Non ci resta adesso che aspettare nuove notizie dalla scienza.