Il 10 agosto 2018 torna, come ogni anno, il fenomeno celeste delle Perseidi, comunemente chiamate lacrime di San Lorenzo. Ma quale sia l'associazione astronomica, storica e antropologica tra le Perseidi e le lacrime di San Lorenzo è una domanda che lascia ancora qualche dubbio.

La prima referenza storica

La prima referenza storica risale solamente al 1839. Lo scienziato e bibliotecario americano, Edward C. Herick (1811–1862), scrisse che esisteva da anni una superstizione presso i cattolici dell'Inghilterra e della Germania: nella notte del 10 agosto, anniversario della morte del martire, era possibile vedere in cielo le lacrime brucianti di San Lorenzo.

Ma Herick aveva letto un’altra fonte, quella dell’”Enciclopedia Tascabile" dell’astronomo inglese Thomas Ignatius M. Forest (1789–1860). Nell'appendice "Calendario Rustico", l'autore scrisse che, nella data del 10 agosto, giorno dedicato a San Lorenzo, stelle cadenti e meteore abbondano. Quindi, il riferimento a San Lorenzo è unicamente risalente al fatto che il 10 agosto è il giorno designato al santo nel calendario religioso.

La data di picco delle Perseidi è variabile

Che l'associazione tra le Perseidi e San Lorenzo sia recente è anche comprovato dal fatto che la data di picco del fenomeno sia variabile. Infatti, la visibilità massima delle stelle cadenti d'agosto varia di circa 1 giorno ogni 72 anni.

Quindi, già nel decimo secolo d.C. la data sarebbe caduta intorno al 23 luglio.

La data di picco delle Peresidi per il 10 agosto avvenne durante la metà del 18esimo secolo: è probabile che sia quello il periodo in cui la credenza sia nata, proprio quando apparve la prima documentazione sulla relazione con San Lorenzo scritta da Forest.

Quest'anno il picco sarà nella notte tra il 12 e 13 agosto.

La raccolta delle lacrime di San Lorenzo

Nonostante ciò, il piccolo paese di San Lorenzo nell' isola di Gozo, Malta, ha fatto della credenza religiosa una pratica comunitaria. Durante la festa del patrono, gli abitanti razzolano per i campi cercando delle pietre nere, credendoli i pezzi di carbone della pira del martire San Lorenzo, caduti dal cielo in forma di meteoriti.

Sebbene gli oggetti neri siano di origine terrestre, gli abitanti credono che una buona raccolta sia la prova della loro fede.

Le stelle cadenti e la scia della cometa

Le Perseidi sono causate dall'attraversamento della Terra dell'orbita di polveri e detriti lasciati della cometa periodica 109/P Swift-Tuttle. Impattando con l'atmosfera, il gas che circonda questi meteoroidi si infiamma, permettendoci così di vederle dalla Terra. Per vederle nei prossimi giorni, volgete gli occhi verso nord-est, dove si trova la costellazione di Perseo.