Previdenza, 6 cambiamenti con quota 100, opzione donna e pensione di cittadinanza

Pensioni: nel 2019 entreranno in scena quota 100, opzione donna e pensioni di cittadinanza.
Pensioni: nel 2019 entreranno in scena quota 100, opzione donna e pensioni di cittadinanza.

Con decreti collegati alla Legge di Stabilità, saranno tre le nuove misure previdenziali che entreranno in vigore nel 2019.

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Nella bozza di manovra che adesso sta ultimando il suo percorso parlamentare non c’è nessun pacchetto Pensioni: in pratica, nessun provvedimento è stato inserito nel testo della legge di Bilancio. Ci sono però 6,7 miliardi stanziati per quota 100 e opzione donna che restano le misure che il governo varerà con decreti ad hoc e collegati alla manovra stessa. Altri soldi sono stati stanziati per il reddito di cittadinanza, che al suo interno comprende anche la cosiddetta pensione di cittadinanza, un intervento sulle pensioni minime. Anche in questo caso, tutto rimandato ad un decreto a parte. In definitiva, anche senza inserimenti immediati nel testo, nel 2019 saranno 3 le grandi novità pensionistiche varate dall’esecutivo Conte.

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Quota 100 nel 2019

La più importante misura sarà senza dubbio la quota 100. Una misura che permette, a chi vorrà utilizzarla per lasciare il lavoro prima, di andare in pensione sommando età anagrafica e contributi previdenziali. Per la misura verranno previsti due vincoli, uno anagrafico ed uno contributivo. Saranno necessari almeno 62 anni di età ed almeno 38 anni di contribuzione versata.

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Combinazioni possibili per quota 100

Come struttura, la quota 100 per così dire pura, sarà appannaggio solo del soggetto di 62 anni compiuti che ha 38 anni di contributi versati. Per gli altri, l’uscita sarà a quote superiori, cioè 101 per chi ha 63 anni, 102 per chi invece ne ha 64 e così via, fino ad arrivare ai 66 anni che permetterebbero l’anticipo minimo di un anno rispetto alla pensione di vecchiaia a 67 anni.

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