In occasione dell'anniversario della nascita del medico che ha introdotto la classificazione dei batteri, Google ha deciso di dedicargli un doodle. Si tratta di Hans Christian Gram, lo studioso che per primo ha suddiviso le cellule batteriche in due categorie che oggi portano il suo nome: Gram+ (gram positivi) e Gram- (gram negativi) in base a particolari caratteristiche strutturali e funzionali.
La tecnica della cosiddetta colorazione Gram è stata introdotta proprio dal dottore danese nel 1884 a Berlino. È stata una scoperta del tutto casuale, avvenuta durante l'esame dei tessuti polmonari di alcuni pazienti deceduti a causa di polmonite.
Il patologo si rese conto che le cellule batteriche rinvenute nelle salme si coloravano più intensamente con cristal violetto e soluzione di Lugol.
Da una scoperta casuale ad una tecnica sperimentale
Grazie alla scoperta del medico danese è stato possibile introdurre la classificazione dei batteri, utilizzata ancora oggi. Infatti, grazie a quello che oggi viene definito metodo Gram, è possibile riscontrare come alcune cellule batteriche quali gli Pneumococchi conservino il colore nonostante un successivo lavaggio con etanolo. Invece altri come i Corynebatteri non lo trattengono.
È questo dunque il principio di fondo che ha consentito la suddivisione tra batteri Gram+ e Gram-. La differente capacità di trattenere il colorante si basa sulla quantità di mureina contenuta nella parete cellulare di cui sono costituiti questi microrganismi.
Infatti i Gram+ presentano sulla parete cellulare esterna particolari amminozuccheri a cui sono legate corte catene di amminoacidi che conferiscono stabilità e consistenza alla struttura dei batteri. Invece i Gram- hanno come caratteristica principale quella di avere una parete più sottile, ricca di lipopolisaccaridi e lipoproteine.
Chi è stato davvero Hans Christian Gram
Lo scopritore della classificazione dei batteri, Hans Christian Gram, è stato un medico, un patologo e un farmacologo danese. L'individuazione delle diverse categorie batteriche è stata sicuramente il traguardo più importante che ha raggiunto, ma non il suo unico oggetto di ricerca.
Infatti lo scienziato ha iniziato come botanico presso l'Università di Copenaghen, lavorando come assistente dello zoologo danese Japetus Steenstrup.
In questo periodo si è appassionato non solo allo studio delle piante, ma anche all'utilizzo del microscopio e al mondo dei farmaci. Solo in un secondo momento ha deciso di studiare medicina e farmacologia. Dopo essere stato professore ordinario di farmacologia all'Ateneo di Copenaghen, ha deciso di lasciare l'incarico per passare al dipartimento di Medicina Interna.