Il taleaggio è una tecnica piuttosto diffusa utilizzata nei vivai di piccole e grandi dimensioni, la quale permette di moltiplicare una pianta a costo zero e di provare il piacere di vederla "rinascere" in poco più di trenta giorni.

Essenzialmente questa tecnica consiste nell’indurre una porzione vegetale, la talea, separata dalla pianta madre, a emettere le radici e a sviluppare quindi un nuovo esemplare indipendente.

Materiale occorrente

Strumenti fondamentali per poter effettuare la riproduzione di una pianta tramite il taleaggio:

  • Forbici da giardinaggio
  • Guanti da giardinaggio
  • Polvere radicante (reperibile da un'agraria o su internet)
  • Torba
  • Perlite
  • Foglie secche per favorire il drenaggio
  • Vasetti e o bottiglie di plastica tagliate a metà
  • Nebulizzatore d'acqua

Talea legnosa/semilegnosa

Questa tecnica di giardinaggio consiste nel "prelevare" dalla pianta madre dei rametti di consistenza legnosa o semilegnosa.

Sarà importante scegliere con cura i rametti da andare a tagliare e utilizzare per il taleaggio, infatti è consigliabile scegliere rametti "semilegnosi", ovvero di colore marroncino e non verdi, in quanto i rami giovani non sono predisposti al radicamento; al cento per cento, con un rametto troppo giovane la talea non attecchirà.

Dopodiché contare almeno quattro nodi che il suddetto rametto dovrebbe presentare su di esso; i nodi dello stelo si presentano come "disegni" circolari ruvidi e di colore marroncino. Tagliare il rametto posizionando la forbice da giardinaggio in modo che si trovi di sbieco al ramo.

Come funziona il taleaggio

Una volta scelti i rami da utilizzare per le talee si inizia con il taglio, ecco alcuni consigli utili ad aiutare la talea ad attecchire:

  • Non dovrebbe essere alta più di 8 cm, quindi fare attenzione anche alla lunghezza del rametto in fase di taglio;
  • Rimuovere tutte le foglie presenti sul rametto partendo dalla base fino a lasciarne unicamente una o due sulla cima; in presenza di eventuali germogli sulla cima del rametto, si procederà con la loro rimozione mediante forbici, questo per evitare che la linfa diverga tutta verso il germoglio andando a trascurare e ostacolare la riuscita della talea;
  • bagnare la base del rametto con un po' d'acqua per poi immergerlo nuovamente, questa volta nella polvere ormonale radicante;

Per la preparazione della terra occorrono della torba, perlite o foglie secche (fondamentali per il giusto drenaggio dell'acqua).

  • Mischiare alla torba la perlite o le foglie secche
  • riempire un vasetto di piccole dimensioni (quelli utilizzati per piccole piante grasse)
  • inserire da due a massimo tre rametti in uno stesso vaso, rametti precedentemente bagnati e immersi nel radicante;
  • posizionare la talea in una zona all'ombra del giardino/balcone (è importante che durante la fase di radicamento non venga esposta alla luce diretta del sole e che la torba sia sempre abbastanza umida e mai arida o asciutta)

Il metodo della bottiglia

Oltre al metodo classico del taleaggio all'interno di vasetti appositi, un'altra tecnica da non sottovalutare è quella del metodo della bottiglia di plastica.

Esso è utilissimo nel caso in cui non ci si possa sempre prendere cura delle piantine, perché con questo metodo si andrà a creare una specie di piccola "serra" autosufficiente al mantenimento della sua ospite, in quanto andando a nebulizzare l'acqua sulla piantina questa evaporerà andando a creare delle goccioline sulle "pareti della bottiglia" che, cadendo manterranno sempre umida la torba e nutriranno la pianta, oltre a creare un microclima umido all'interno della stessa.

Materiale occorrente:

  • Bottiglia di plastica
  • Forbici classiche

Si inizia prendendo una bottiglia di plastica e tagliandola a metà; incidere dei buchetti sul fondo della bottiglia attraverso i quali passerà l'acqua; mettere dentro la torba già precedentemente preparata come col metodo classico precedentemente illustrato, inserire nella terra almeno due rametti immersi nel radicante; nebulizzare sufficiente acqua affinché il terreno risulti bagnato sulle dita e infine chiudere la metà della bottiglia con la parte superiore della bottiglia precedentemente tagliata ed il gioco è fatto. In questo modo sarà pronto un nuovo micro-ecosistema autosufficiente adatto al taleaggio. Con questo metodo, anche se ci si dimentica di innaffiare la talea, la torba sarà sempre sufficientemente umida. Infine, ricordare sempre di non esporre mai la talea ai raggi diretti del sole.