Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di sentire, per caso, curiosità o pura passione un Oroscopo. Ogni volta si ha la sensazione che quello che l'astrologo sta dicendo sul nostro segno zodiacale possa verificarsi sul serio, e se poi non accade, ci rimaniamo male, quasi come se fosse scritto nel destino quanto detto dall'astrologo, e doveva accadere per forza. Perché dunque si ha tanto interesse per una pseudo scienza che non ha alcuna fondamenta? La risposta arriva da molto lontano, e ancora oggi, l'oroscopo influenza moltissime persone, curiose di sentire come andrà la loro giornata.

Cos'è l'oroscopo e la sua storia

L'oroscopo, o l'astrologia, interpreta l’influenza degli astri sulla vita di una persona in base al suo segno zodiacale. Volendo tracciare una definizione di più ampio respiro, consiste nel prevede il futuro di una persona in base al segno zodiacale di appartenenza, all'ascendente, e al discendente. L'oroscopo tiene conto della posizione degli astri, in particolare del Sole e della Luna, che spesso determinano le giornate dei nativi del segno. I segni zodiacali sono dodici, ognuno conta circa trenta giorni di periodo durante l'anno, e insieme, formano la ruota dello zodiaco.

La sua nascita pare risalire addirittura fino ai tempi dei Babilonesi, che furono i primi a credere che tra il moto del cielo e gli avvenimenti terreni temporali vi fosse una corrispondenza.

Proprio per questo, divisero il cielo in dodici sezioni, ognuna rappresentante un mese dell'anno, e in ciascuna delle quali si trovava una costellazione, quelle che conosciamo oggi come segni zodiacali.

Le costellazioni poi si basano sulla posizione in cui le stelle appaiono sulla nostra volta celeste, come se fossero tutte sul medesimo piano.

Ad oggi dunque, l'oroscopo si fonda una scienza inesatta, eppure in moltissimi sono ancora convinti che possa in qualche modo prevedere il futuro di ognuno di noi.

Perché crediamo agli oroscopi? La profezia che si autoavvera

Se a volte quello che dicono gli astrologi ci sembra che si avveri, secondo gli psicologi, non è altro che uno scherzo della nostra mente, che interpreta e adatta alla nostra situazione ogni informazione che raccoglie.

Avere delle informazioni sul nostro futuro inoltre, ci permette di vivere la giornata in modo più rassicurante, quasi come se sapessimo già come gestire la situazione.

Tra gli altri motivi poi, il perché crediamo agli oroscopi dipende dal fatto che chi ci crede inconsciamente si comporterà in modo da farli avverare. Una sorta di profezia che si autoavvera dunque. Per fare un esempio, se leggiamo che la nostra anima gemella ideale è del segno del Leone, nel momento in cui incontriamo una persona di quel segno, nel nostro cervello scatta automaticamente un meccanismo di empatia che aumenta le possibilità di successo.

Conoscere dunque una persona in base al suo segno di appartenenza può essere rassicurante per molti di noi, e ci permette di avere un’idea di chi abbiamo davanti senza impegnarci più di tanto a conoscerne i suoi tratti personali.

Al contrario, se la nostra personalità viene descritta da un amico o un conoscente, spesso ci troviamo in disaccordo, arrivando a essere un po’ irritati di un profilo che non ci appartiene. In altre parole, nonostante la dubbia veridicità degli oroscopi e degli astri, tendiamo a essere fiduciosi nei confronti degli astri.

Il tredicesimo astro

Secondo gli astrologi, il Sole transita su un tredicesimo astro, ovvero le stelle di Ofiuco. Si tratta del dio della medicina, ed è raffigurato con un bastone attorno al quale è avvolto un serpente. Proprio il serpente in particolare, rappresenta le costellazioni. Questa è abbastanza grande e contiene una delle stelle più vicine alla Terra, la stella di Bernard, visibile senza problemi.

Ciò nonostante, avere tredici come numero di costellazioni era meno evocativo ci dodici, in quanto è lo stesso numero dei mesi dell'anno. Ad oggi infatti, si ritiene che tredici siano le costellazioni, e dodici i segni zodiacali.