Si avvicina la fine di agosto e con essa anche l'inizio del nuovo anno scolastico 2014/2015. Naturalmente, la fine delle vacanze porta con sè anche l'inevitabile pensiero al ritorno a Scuola e per molti bimbi può rappresentare un vero e proprio trauma psicologico: quali sono alcuni utili consigli per affrontare al meglio questo repentino cambiamento di abitudini di vita?
Innanzitutto, a mano a mano che si avvicina la 'fatidica data', i genitori potrebbero stabilire di anticipare gradualmente l'orario per andare a letto ma soprattutto anticipare il risveglio: si sa che i bambini, durante le vacanze, si concedono qualche ora di sonno in più al mattino; ecco, perchè accorciare a poco a poco il tempo del risveglio li abituerà a quelli che saranno gli orari scolastici.
E' anche buona norma che i bambini facciano una buona colazione: qui in Italia, spesso, si trascura questo importante elemento che contribuisce a dare preziose energie sin dal risveglio; facciamo scegliere a loro quali alimenti preferiscono (anche se occorre accertarsi che sia una colazione nutriente) e cerchiamo successivamente di stimolare il bambino ad attività che si avvicinino a quelle di tipo didattico. Per esempio, potremmo suggerirgli di fare un bel disegno, oppure di scrivere una storia, magari a fumetti, per chi è più grandicello.
Per preparare il bambino al rientro a scuola, poi, si potrà andare a comprare con loro il materiale scolastico, magari un pò alla volta, rendendoli partecipi e protagonisti della 'spesa': evitare, per esempio, di imporre drasticamente il proprio punto di vista, cercando, invece, di far decidere a loro cosa comprare, naturalmente tenendo conto di altri fattori come il 'budget' a propria disposizione. Insomma, cerchiamo di accontentare i bambini, ove questo sia possibile e non ci costi nulla o quasi: il corredo scolastico che piace al bambino stimolerà di più la voglia di andare a scuola: ricordiamoci che come per gli adulti tornare al lavoro dopo le ferie è spesso vissuto come un trauma, la stessa cosa (o forse anche peggio) può essere per i nostri bambini.
© RIPRODUZIONE VIETATA