Un provvedimento inserito nella Legge di Stabilità, a cui non è stato dato il giusto rilievo mediatico, è sicuramente la creazione di un nuovo Fondo Statale per aiutare i coniugi separati. Infatti, vista la numerosa platea di casi simili, il Governo ha inserito nella manovra finanziaria un provvedimento ad hoc che interviene in aiuto del coniuge passivo a cui il suo ex rifiuta di versare il mantenimento. Ecco come funziona questa novità e come fare per utilizzarla.
Come fare quando l’ex coniuge non vuole o non può passare l’assegno di mantenimento
I casi simili come dicevamo sono moltissimi in Italia. La crisi economica che ha gravemente vessato le tasche degli italiani ha aumentato a dismisura questo genere di situazioni. Spesso infatti, ci si trova a fare i conti con famiglie separate per i più svariati problemi, con giudici che assegnano ad uno degli ex coniugi, l’obbligo di mantenere l’altro che è nella condizione di maggiore necessità. In determinati casi, o per volontà, o per cause di forza maggiore, un coniuge non versa all’altro quanto stabilito dal giudice. La Legge di Stabilità per aiutare il soggetto debole della vicenda, ha istituito un Fondo Statale che erogherà, a partire dal 1° gennaio, anche l’intero importo dell’assegno di mantenimento che era dovuto dal coniuge.
Il tutto non è automatico, ma dovrà essere richiesto dal soggetto bisognoso previa domanda al Tribunale competente che ne valuterà l’eventuale erogazione. A copertura di questo provvedimento e valutato l’impatto numerico delle probabili richieste, il Governo ha stanziato 250mila euro per il 2016 ed ha già previsto di raddoppiare lo stanziamento nel 2017.
Come presentare domanda e quali conseguenze ci sono per il coniuge inadempiente
Ad oggi, non è ancora possibile presentare istanza perché urgono i decreti attuativi, cioè gli atti necessari affinché il provvedimento sia a tutti gli effetti da considerarsi attivo. Di norma, sono necessari 30 giorni dalla entrata in vigore della Legge di Stabilità ed il Ministero che si occuperà di questi atti, sarà quello di Giustizia.
Una volta che tutto sarà pronto, potranno venire presentate le istanze che consentiranno al coniuge bisognoso di avere il necessario per il suo sostentamento a spese dello Stato. Sarà poi lo stesso Ministero di Giustizia a rivalersi economicamente sul coniuge inadempiente che andrà incontro anche a multe pecuniarie ed a sanzioni penali per il mancato adempimento dei propri obblighi sanciti dal Tribunale all’atto del divorzio o della separazione.
Anche senza i decreti attuativi, in base al testo inserito nella Legge di Stabilità, i coniugi a cui il Tribunale dovrebbe accettare senza problemi l’eventuale istanza sono quelli a cui il Giudice ha affidato i figli minorenni o quelli disabili. Anche lo stato di necessità evidente quale può essere l’assenza totale di reddito, di lavoro e di qualsiasi altra forma di sostentamento dovrebbe essere utile affinché il Tribunale dia esito positivo alla richiesta.
In questo ultimo caso sarà compito del soggetto richiedente dimostrare di trovarsi effettivamente nello stato di assoluto bisogno. In generale il Tribunale dovrebbe terminare l’istruttoria della pratica nel giro di trenta giorni dalla data in cui l’istanza è inoltrata.