"Solo un piccolo uomo, usa la violenza sulle donne per sentirsi grande".

Dicono di amarle e poi non le rispettano, affermano che è nulla la vita senza di loro e poi le distruggono. Come si riesce a picchiare una donna, se da una donna stessa siamo nati? La violenza femminile da parte degli uomini esiste da sempre, oggi più che mai se ne parla. L'uomo spesso teme la donna, poiché la vede superiore e per sottometterla utilizza atti morali e fisici. Di solito l'utilizzo della violenza in un uomo deriva dall'educazione impartitagli, dai valori con il quale è cresciuto e dai rapporti famigliari.

Chi è chiuso mentalmente e ancorato al passato, non accetta l'evoluzione della società e non vuole rassegnarsi "alla supremazia" perduta. Gli uomini non sanno convivere con le donne, non riescono a gestire la loro emotività e la loro impulsività sessuale fa sì che non rispettino minimamente i rifiuti femminili e i loro bisogni. La violenza femminile è sintomo dell'insicurezza dell'uomo e rappresenta l'unico espediente per soddisfare la propria esigenza di sentirsi "valente".

Violenza fisica

Comprende qualsiasi atto finalizzato al ferire una persona a livello fisico.

Può essere caratterizzata da:

  • Lancio di oggetti
  • Calci, schiaffi e pizzichi
  • soffocamento e spintoni
  • utilizzo di armi (da taglio o fuoco)

Questi atti sono oggetto di reati perseguibili penalmente.

Violenza psicologica

Comprende qualsiasi atto intenzionato a turbare la dignità di una persona.

Può essere caratterizzata da:

  • Minacce verbali, derisione ed insulti per annullare moralmente una donna e falla sentire insignificante in modo da poterla dominare nel miglior modo possibile
  • Accuse continue di infedeltà
  • Ossessività, gelosia, possessione e controlli eccessivi
  • Distruzione degli oggetti cari alla donna e violenza sul suo animale domestico

Loredana Bertè e la sua confessione inaspettata

Durante la trasmissione di Domenica Live su Canale Cinque Loredana Bertè, dopo aver raccontato la sua vita e la sua infanzia accompagnata da una figura paterna estremamente violenta, ha poi svelato di essere stata violentata all'età di 17 anni.

Racconta di un ragazzo che la corteggiava sempre con rose e gesti dolci e che gentilmente le chiedeva spesso di uscire. Quando finalmente la Berté si decise ad uscire con lui, la portò in un appartamento nella periferia di Torino e la picchiò dopo averla denudata. Lei dopo essere scappata in strada, fu accompagnata da un tassista al pronto soccorso. Da quel giorno non ha voluto più frequentare un uomo per qualche anno.