Secondo una ricerca pubblicata recentemente sull' Environmental Science and Technology, condotta da Andrew Turner, la maggior parte dei materiali utilizzata nei giocattoli di seconda mano e vintage potrebbero seriamente mettere in pericolo la Salute dei più piccoli. Il team dell'Università di Plymouth, impegnato nella ricerca, ha analizzato, mediante la spettrometria a fluorescenza a raggi X che ha permesso di valutare la presenza di alcuni elementi chimici all'interno dei singoli giocattoli, circa 200 giocattoli di plastica trovati nel sud-ovest dell'Inghilterra all'interno di abitazioni, asili e negozi di beneficenza.

Nello specifico si è trattato di treni, automobiline, materiale da costruzione, puzzle e figure, tutti di grandezze che potevano potenzialmente essere masticati dai bambini piccoli.

Gli elementi tossici scoperti nei giocattoli

Grazie a questo studio, si è potuta constatare la presenza di alte concentrazioni di elementi pericolosi come: piombo, cromo, selenio, cadmio, bromo e bario, i quali risultano cronicamente tossici a bassi livelli per un lungo periodo di tempo per i bambini. Inoltre, come ulteriore prova della pericolosità di questi giocattoli "incriminati", si sono effettuati dei particolari test in cui, in condizioni simulate dello stomaco(con l'estrazione di acido cloridrico diluito), molti giocattoli rilasciavano delle quantità di cadmio, bromo o piombo estremamente al di sopra dei limiti stabiliti dalla Direttiva sulla Sicurezza dei Giocattoli del Consiglio europeo.

Caratteristiche e danni provocati da piombo, cadmio e cromo

  • Il piombo, con simbolo Pb sulla tavola periodica, è un elemento chimico estremamente nocivo, presente in natura e utilizzato nell'industria per la creazione di alcune parti di diversi oggetti.

Il piombo risulta essere tossico soprattutto per inalazione e ingestione; può provocare malattie del cervello e del sangue e, inoltre, soprattutto nei bambini, può danneggiare il sistema nervoso.

Categorie, poi, di lavoratori particolarmente a rischio, risultano essere quelle dell'industria e dell'artigianato. Inoltre, il piombo risulta essere abbastanza pericoloso per la fertilità delle donne.

  • Il cadmio, con simbolo Cd, viene utilizzato soprattutto nella creazione delle pile e nella produzione del rivestimento di materie plastiche.

Persino basse concentrazioni di questo elemento che tende ad accumularsi negli organismi e negli ecosistemi, risultano essere tossiche.

Una volta assorbito, il cadmio si lega ai globuli rossi e si accumula nel fegato e nei reni.

  • Il cromo, Cr come simbolo, si usa soprattutto nell'industria metallurgica e nella produzione di smalti e vernici.

Sono essenzialmente i composti del cromo esavalente ad essere tossici se ingeriti o respirati; dal 2006, infatti, è stato vietato dalla Direttiva della Comunità Europea, l'utilizzo di cromo esavalente per apparecchiature elettriche ed elettroniche.