Un corpo invidiabile per Kim Kardashian che con la dieta Atkins combinata ad un duro e costante allenamento in palestra ha ritrovato una smagliante forma fisica dopo la sua ultima Gravidanza. La gestazione, infatti, aveva fatto registrare un aumento di peso importante: l'ago della bilancia era arrivato a segnare 31 chili in più rispetto al peso standard della socialite statunitense. Un aumento ponderale che, però, aveva lasciato Kim Kardashian tranquilla, nonostante tutto. La ricetta che aveva funzionato egregiamente in passato, avrebbe funzionato anche questa volta: la dieta Atkins unita alla fitness routine programmata nei minimi dettagli dalla sua personal trainer, Melissa Alcantara.

Dieta Atkins: pregi e difetti

Questo tipo di dieta è il tipico esempio di dieta low carb (così come la dieta Scarsdale o la dieta Dukan), ossia a bassa o bassissima assunzione di carboidrati. Nello specifico, la dieta Atkins è estremamente restrittiva in termini di carboidrati e prevede l'assunzione quotidiana di soli 20 grammi di glucidi, almeno nelle prime fasi della dieta, puntando a soddisfare il fabbisogno energetico dell'organismo attraverso proteine e grassi. Per intuire quanto ridotta sia la quantità di glucidi assunti, basti pensare che un comune piatto di pasta di 100 grammi, contiene ben 75 grammi di glucidi! Quindi, i 20 grammi tollerati dalla dieta Atkins nella sua primissima fase sono assimilabili ad un solo pacchetto di crackers al giorno.

Ideata negli anni '70 da un cardiologo americano, il dottor Robert C. Atkins, questo regime alimentare sarebbe stato pensato per prevenire il diabete mellito e contrastare alcune lievi patologie che posso trarre giovamento da una dieta povera di carboidrati, soprattutto raffinati come il pane bianco o la pasta.

La finalità della dieta Atkins è di mantenere costante il livello di insulina all'interno dell'organismo, al fine di promuovere l'attività bruciagrassi e agevolare il dimagrimento.

In questo modo, il dimagrimento è costante e veloce e permette di perdere peso senza eccessive privazioni.

Controindicazioni

Come tutte le diete low carb, la dieta Atkins trova molta popolarità nelle star tv e del jet set internazionale (anche Jennifer Aniston è sua convinta sostenitrice), ma molta meno fiducia tra i medici specializzati nella nutrizione umana.

Il sistema nervoso centrale, infatti, per funzionare correttamente, necessita di 120 grammi al giorno di glucosio che deve essere assunto dall'esterno attraverso gli alimenti.

Con i 20 grammi della prima fase della dieta Atkins, non si va molto lontano e già dopo due o tre giorni di questo regime alimentare, le riserve di glucidi presenti all'interno del corpo potrebbero essere terminate. In aggiunta, l'organismo è costretto a bruciare in via prioritaria i grassi presenti nel corpo e questo processo produce corpi chetonici visto che il sistema nervoso non può usare i grassi a scopo energetico.

Una importante produzione di corpi chetonici abbassa il ph del sangue rendendolo più acido e causando, talvolta, reazioni negative come la nausea, il mal di testa, un senso di affaticamento generale oltre che patologie più importanti nel caso la dieta Atkins sia adottata per periodi di tempo molto lunghi.

I 4 step della dieta Atkins

Kim Kardashian è una fedelissima, così come Jennifer Aniston e Renée Zellweger. La star televisiva americana ha recentemente dichiarato: "Quando allatti non puoi certo morire di fame" ed ecco il perchè dell'affidamento ad una dieta chetogenica come la Atkins che si compone di 4 fasi.

La prima fase è chiamata Fase di Induzione e dura almeno 2 settimane. E' possibile consumare solamente 20 grammi di glucidi al giorno, tutto il resto degli alimenti deve essere a bassissimo indice glicemico come carne, pesce, alcuni tipi di verdura (soprattutto amara) e alcuni tipi di frutta (quella meno zuccherina). Sempre vietati sono i grassi idrogenati.

La seconda fase è detta Fase di Continuazione e prevede l'aumento di 5 grammi di carboidrati al giorno fino al raggiungimento del "livello glucidico critico" che è necessario per il dimagrimento.

Facile da capire: quando l'ago della bilancia smette di indietreggiare significa che il livello è stato raggiunto ed è necessario ridurre nuovamente la quota di glucidi, riducendo di 5 grammi l'apporto glucidico quotidiano.

Il terzo step si chiama Fase di Pre-Mantenimento e inizia quando si è raggiunto il peso ideale. A questo punto, è consentito aumentare la quota glucidica di 10 grammi a settimana, riducendo così il decremento di peso a circa 500 grammi ogni 7 giorni.

L'ultimo step è la Fase di Mantenimento e, in base all'apprendimento del livello glucidico critico, adesso il paziente conosce quanti carboidrati può assumere al massimo durante la giornata. L'indicazione è, comunque, quella di stare tra i 60-90 grammi di carboidrati al giorno, senza superare mai questa soglia.