Al fine di calcolare in maniera più precisa possibile la tassazione delle università, ci affidiamo all’indagine condotta da Adiconsum. Essa ha rilevato che la maggior parte della spesa per le tasse universitarie viene sostenuta ora. È infatti tra la metà di ottobre e la metà di novembre che gli atenei fanno cassa con le iscrizioni.

Adiconsum ha studiato il complesso sistema di tassazione universitaria, che quest’anno registra le novità del D.lgs 68/2012 sul Diritto allo Studio e della Spending Review che ha dato il via agli aumenti delle tasse applicate ai fuori corso.

"Il quadro che emerge dall’indagine – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – è quello di una giungla di distinzioni, differenziazioni e parametri che cercano di graduare il costo di tasse, contributi e spese ulteriori in base a criteri di reddito, merito, consistenza del nucleo familiare, condizione sociale e lavorativa, distanza dell’abitazione, regime di iscrizione part-time o fuori corso ed altri ancora.Un dato emerge su tutti – prosegue Giordano – e cioè che il costo dell’Università è un ulteriore stangata per le famiglie."

 "L’indagine di Adiconsum - continua Giordano – ha messo in luce come il sistema della tassazione universitaria al di là delle barriere di accesso del numero chiuso, non garantisce pari opportunità di studio a tutti gli aventi diritto, tagliando fuori studenti fuori sede, studenti con reddito basso, studenti lavoratori."

"Occorre – conclude Giordano – un sistema di tassazione più uniforme ed equo.

Non ci può essere un futuro di sviluppo del Paese se non sappiamo evolvere e migliorare il nostro sistema educativo e formativo."

Come emerso ampiamente dall'indagine, il diritto di parita` di accesso all'universita`  e il diritto allo studio sono alquanto compromessi., nonche` gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione sono svuotati della loro essenza.