Sfogliando qualunque giornale contenente annunci è possibile vedere come molte agenzie immobiliari sono alla ricerca di figure giovani, dinamiche e ambiziose da inserire all’interno del proprio contesto lavorativo. Il lavoro da agente immobiliare è uno fra i più ambiti e, in caso di particolari abilità, anche fra i più redditizi. Al momento, però, il settore sta risentendo enormemente della crisi che sta affliggendo l’Italia e, pertanto, ora come ora non è molto conveniente intraprendere questo tipo di carriera.

Se però nel mercato non ci fosse crisi un agente immobiliare potrebbe avere dei margini di guadagno elevati.

Inizialmente le agenzie cercano un candidato fra i 18 e i 35 anni di età che sia munito di patente B, incline alle relazioni interpersonali e con grande voglia di fare e voglia di mettersi in gioco. Le agenzie offrono un lavoro a provvigione con uno stipendio fisso che va dai 600 ai 1200 euro mensili, anche se a volte il fisso non esiste: se un aspirante agente è fortunato può guadagnare un fisso tale da poter essere autosufficiente, in caso contrario si dovrà ingegnare per guadagnare con le provvigioni.

Inizialmente, però, le agenzie non fanno vendere le case. Nella maggior parte dei casi, infatti, la prima fase consiste nella ricerca telefonica o porta a porta di appartamenti liberi da contratti di agenzia.

E’ un momento lavorativo faticoso ma che apre le strade alla fase diretta della vendita, il vero e proprio momento clou del lavoro. Dialogare con le persone in cerca di una casa ha il suo fascino, spiegare ai propri clienti i vantaggi e gli svantaggi di quell’appartamento o di quella villa è un lavoro preciso e delicato, nonché tangibilmente redditizio.

La percentuale su una vendita di immobile è compresa tra il 2% e il 3%: ammettendo che venga venduta una casa a trecentomila euro (netti), l’agente avrà un guadagno di novemila euro (netti): un bel guadagno se si considera che è possibile vendere più di una casa al mese. Il lavoro, però, non è tutto rosa e fiori e tra crisi e prelievi fiscali fare l’agente immobiliare, al momento, non è conveniente.

L’acquisto delle case è sempre più in calo e gli agenti immobiliari stanno ora attraversando un periodo nero dal quale auspicano di uscire al più presto. A sommarsi a tutto questo vanno le ritenute e la tassazione: un agente rientra all’interno del regime dei minimi e perciò dovrà versare all’erario il 20% dei suoi compensi. In più devono essere versati circa 100 euro l’anno alla camera di commercio (CCIAA), 200 euro annui per l’RC Professionale (assicurazione responsabilità civile per i lavoratori autonomi) e una somma variabile per tenere i conti dal commercialista. Fare l’agente immobiliare è dunque dispendioso, faticoso e ora difficile: l’unica vera soluzione è armarsi di forza d’animo e di tanta, tanta pazienza.