Beppe Grillo, candidato alle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013, ha scritto una lettera agli italiani, affermando che l'Italia è una comunità e quindi non bisogna lasciare indietro nessuno. Non sono tollerabili le file di sfollati, disoccupati o esodati alle mense della Caritas, invece chi giuda il Paese va in giro con l'auto blu, la scorta e non ha nessun problema economico. Grillo afferma anche che i partiti sono i principali responsabili di questa situazione e che ora si presentano come si salvatori dell'Italia, proprio loro che l'hanno ridotta in miseria.
L'Italia è uno dei Paesi con le più alte tasse del mondo, con grandi debiti pubblici e con milioni disoccupati, soprattutto giovani, i quali sono costretti a emigrare all'estero, in cerca di un'occupazione e di una vita migliore. Secondo Grillo tutti i politici che hanno rovinato la nostra patria devono andarsene, rendendo però prima conto delle loro spese e dei loro arricchimenti.
Grillo non chiede il voto senza la partecipazione attiva di tutti i cittadini: solo così sarà possibile migliorare l'Italia e cambiare il Paese in meglio collaborando. Lo Stato non è uno Stato se non protegge i cittadini: bisogna uscire dal buio e tornare a rivedere le stelle.
Il Movimento 5 Stelle illustra venti obiettivi principali per uscire dal buio: in primo luogo vuole istituire il reddito di cittadinanza; in seguito fare una legge anticorruzione, informatizzare e semplificare lo Stato, effettuare misure decisive per rilanciare la piccola e media impresa, abolire ai partiti i contributi pubblici, istituire un politometro, al fine di verificare arricchimenti illegali da parte dei politici negli ultimi venti anni, fare un referendum senza quorum (anche il referendum per decidere se tenere o no l'euro come moneta), discutere ogni legge con voto palese in Parlamento, creare una sola rete televisiva che sia indipendente dai partiti e senza pubblicità, eleggere direttamente alla Camera del Senato i parlamentari, abolire i finanziamenti sia diretti sia indiretti ai giornali, accedere in modo gratuito alla Rete per la cittadinanza, creare una legge sul conflitto di interessi, abolire dalla prima casa l'IMU, eliminare le province, non far pignorare la prima casa, eliminare Equitalia e, infine, vengono richiesti al massimo due mandati elettivi.