Con i salari che scendono, e con l'inflazione che invece aumenta, in Italia le famiglie continuano a perdere potere d'acquisto. Ed in tal senso non aiuta neanche la pressione fiscale che è tra le più alte al mondo. Non a caso gli ultimissimi dati Istat sulle retribuzioni nelle grandi imprese sono allarmanti visto che la crescita 2012 è stata di appena l'1,2% contro il 3% medio di inflazione.



E se il potere d'acquisto scende per i consumi in Italia non può esserci di conseguenza inversione di tendenza dopo anni di crisi. Secondo l'Adiconsum il nuovo Governo dovrà pensare a mettere in atto una riforma fiscale che favorisca i redditi medio bassi e che di conseguenza dia una spinta ai consumi.





Questo secondo l'Associazione dei Consumatori è possibile andando a rivedere gli scaglioni di reddito attraverso i quali si applicano le aliquote sull'imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef). Gli scaglioni da abbattere sono quelli più bassi, ovverosia quelli che riguardano la maggioranza dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, così come a favore delle aziende che assumono secondo l'Adiconsum occorre agire attraverso la politica degli sgravi fiscali e non con la decontribuzione.