Oggi entra in vigore in Italia la famigerata Tobin Tax, imposta sulle transazioni finanziarie voluta nell'ambito della "cooperazione rafforzata" di undici stati membri dell'UE ( Italia, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Austria, Belgio, Grecia, Estonia, Slovenia e Slovacchia, pur se con tempi di applicazione diversi).

Come recita il decreto attuativo pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, questa nuova imposta riguarda i trasferimenti di proprietà di azioni e agli strumenti partecipativi emessi da società residenti nel territorio dello Stato italiano, con capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro, determinato sulla base del saldo netto delle transazioni giornaliere. Dal 1 luglio saranno tassati anche le transazioni sui derivati (che fanno riferimento ad azioni e indici italiani), con un'imposta progressiva per scaglioni.

Per capire nel concreto l'incidenza della Tobin Tax sulle nostre transazioni  proviamo ad individuare i tre criteri fondamentali sui quali si basa, sottolineando che a subire l'aliquota è il solo acquirente: 

  1. Criterio territoriale: la tassa si applica indipendentemente dall'area di residenza dell'acquirente (anche dall'estero dunque), ma viene associata direttamente alla posizione della sede del gruppo quotato, cioè vale per tutte le società che hanno sede in Italia.
  2. Criterio economico: si applica soltanto all'acquisto di azioni di società con capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro (i big di Piazza Affari, una settantina di azioni).
  3. Criterio temporale: sono escluse dall'imposta le operazioni aperte e chiuse all'interno della stessa giornata.

Per tutto il 2013 l'aliquota sara' pari allo 0,12%,  dal 2014 l'aliquota scenderà a 0,10%. Se l'operazione in azioni avviene al di fuori dei mercati regolamentati, l'aliquota aumenta di un ulteriore 10% (per un totale di 0,22%).

Proviamo a fare un esempio:

Ipotizziamo l'acquisto di 1000 azioni di una società quotata  con sede in Italia e capitalizzazione superiore a 500 milioni di € (tanto per fare dei nomi, Unicredit, Fiat, Banca Intesa, Telecom, A2A...)  a 2 € in una giornata.

Si possono presentare tre opzioni:

  • rivendo le 1000 azioni in giornata, indipendentemente dal realizzo: la Tobin Tax non si applica.
  • rivendo 400 azioni in giornata e 600 le tengo nel cassetto aspettando tempi migliori: la Tobin Tax si applica per le 600 rimanenti, per un esborso totale di 1,44 € ( 600 azioni x 2€ = 1200€ x 0.12%  di aliquota = 1,44€).
  • non rivendo nulla in giornata e aspetto di rivendere le azioni con un orizzonte temporale più lungo: la Tobin Tax si applica sul totale dell'acquisto, ovvero 1000 azioni x 2 € = 2000 € x 0,12% di aliquota= 2,40€

Ricordiamo ancora una volta che se l'operazione di acquisto avesse riguardato titoli di una società a minore capitalizzazione,  la Tobin Tax non sarebbe stata applicata.