Il 29 maggio l’ Unione Europea deciderà se chiudere o menola procedura di infrazione contro l’Italia per disavanzo eccessivo: dunque èimportante per il governo Letta, chemuove in questi giorni i suoi primi e difficili passi, non mandare segnali negativie soprattutto dare segnali positivi sul non superamento del tetto del 3% di deficit: ecco perché ad ora è quasiimpossibile parlare di totale abolizionedell’Imu, visto che c’è anche da risolvere la spinosa questione della cassa integrazione in deroga.

Queste sono le urgenze e vanno risolte subito per poipoter pensare anche a come finanziare il lungo elenco di impegni economico-finanziariche sono stati presi da Enrico Lettanel suo discorso di insediamento: il Presidente del Consiglio e lo staff delMinistero dell’Economia si sono già messi a lavorare sui punti più scottanti,come dice il sottosegretario Pier Paolo Baretta, che ha anche ricordato che occorrerebbero 2miliardi per evitare dal 1 luglio l’aumentodi un punto dell’Iva, almeno un miliardo per la Cig, altri due o tre miliardi per appunto la sospensione della prima rata dell’Imu.

Che la situazione sia davvero difficile, nonostante leparole tranquillizzanti che in molti tentano di diffondere, lo dice anche Bonanni, il segretario della Cisl: “Ilgoverno deve trovare entro maggio 1,5 miliardi per rifinanziare la cassaintegrazione in deroga altrimenti si andranno a ingrossare le fila dei giàtantissimi disoccupati. Si mina la coesione sociale, sono a rischio 700milalavoratori. Se continua l’emorragia ci sarà un malessere gravissimo”.

Se la questione gravissima della cassa integrazione in deroga sta in questi ultimi giornivenendo alla ribalta, già da un paio di settimane è in primo piano l’Imu, che verrà sospesa per la primarata di giugno solo per quel riguarda le abitazioniprincipali, mentre per tutto il resto invece si pagherà: ma se, come sembra, lamoratoria dovesse valere anche per dicembre, ci sarebbero altri due miliardi datrovare (tra le ipotesi vi è lo scarico totale di questa parte dell’Imu sututti gli altri immobili che non siano prima casa, se oltre un certo valore).

Senz’altro dal 2014 però cambierà tutto: o si alzerà lasoglia sotto la quale non si paga l’Imu(dagli attuali 200 euro a 500) oppure si farà una vera e propria riforma dellatassazione sulla casa; tra le ultime ipotesi che in questi convulsi econfusionari giorni stanno girando vi è quella di una nuova imposta, detta ora Ics (Imposta Casa e Servizi) chepotrebbe accorpare appunto l’Imu con la Tarese le tasse sui servizi forniti ai cittadini dai Comuni.