Novella 2000 è in vendita, insieme ad altre popolarissime testate Rcs: in tutto sono dieci i periodici per i quali la dirigenza del Gruppo sta cercando urgentemente acquirenti. La decisione di vendere, secondo quanto si apprende da "La Stampa", è stata comunicata in giornata alle rappresentanze sindacali.

Colpita duramente dalla crisi economica, la società cerca con questa mossa di salvare il ramo periodici: l'alternativa per i giornali in questione è la chiusura, hanno comunicato senza mezzi termini i dirigenti.

Le testate nell'occhio del ciclone, oltre alla già citata rivista di gossip e costume Novella 2000, sono Visto, A, Max, Brava Casa, Astra, Ok Salute, l'Europeo, Yacht & Sail e il polo dell'enigmistica.

L'ipotesi iniziale era la vendita in blocco dei periodici, ora invece si starebbe valutando la cessione dei singoli giornali. Se non sarà avanzata nessuna offerta, lo spettro della chiusura è più vicino che mai: si parla del 30 giugno.

E a rischiare il posto sono circa 110 dipendenti, 90 dei quali giornalisti (senza contare lo sterminato numero di collaboratori esterni che si troverebbero improvvisamente senza un'entrata importante). Lavoratori che hanno deciso di protestare contro la decisione aziendale e si sono recati davanti al teatro Elfo Puccini a Milano, dove è in corso una convention del gruppo editoriale: contro i dirigenti sono piovuti applausi ironici e grida, mentre alcuni giornalisti hanno gettato simbolicamente a terra copie dei periodici.

Una manifestazione comunque "corretta e opportuna" secondo lo stesso amministratore delegato di Rcs, Pietro Scott Jovane, che ha dato prova di comprendere la preoccupazione dei dipendenti. Anche Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, ha affermato che si tratta di "un momento complicato".