Nel Comune di Roma si cambia strategia per quel che riguarda la lotta ed il contrasto all'emergenza abitativa. Questo dopo che, in materia di sostegno alle politiche abitative, la Giunta di Roma Capitale ha approvato delle nuove linee guida grazie alle quali viene abbandonata la politica di sostegno all'accesso alla casa attraverso alloggi temporanei.



Si punterà infatti non più sui cosiddetti "residence", ma su nuovi contratti di affitto aventi una durata non inferiore a quattro anni. Questi contratti saranno chiaramente stipulati da quelle famiglie che risultano essere in una condizione di difficoltà economica comprovata.





In accordo con quanto riportato dal sito Internet di Roma Capitale, il Comune in questo momento, con le vecchie politiche di sostegno all'accesso alla casa, spende ben 35 milioni di euro annui circa per ospitare in strutture private 3.700 persone circa per un totale di 1.376 famiglie in alloggi temporanei. Le nuove linee guida mirano a superamento dei "residence", come sopra accennato, con ricadute positive in termini di integrazione sociale.



Tra le agevolazioni previste sarà istituito un buono-uscita di 5 mila euro una tantum, ed un buono affitto che, al fine di non perdere quelli che sono i diritti acquisiti, sarà pari a 700 euro al mese per tutta la durata del contratto di locazione. Il nuovo modello adottato per aiutare le famiglie in difficoltà porterà tra l'altro il Comune a risparmiare 3 milioni di euro l'anno circa da reinvestire proprio nell'emergenza abitativa.