Riforma Pensioni Governo Letta, proposta Giovannini: chi è pro e chi contro all'idea lanciata dal ministro per un prepensionamento con acconto, con prestito da parte (presumibilmente) dell'INPS, che poi andrebbe a rivalersi con dei tagli all'assegno di chi ha scelto il pensionamento anticipato.

L'ultima proposta di Giovannini per la riforma pensioni del Governo Letta al centro di discussioni alquanto animate nel panorama politico e non politico italiano. Ricordiamo che per il ministro l'idea è quella di "uno schema per cui, supponiamo, chi è a due-tre anni dal pensionamento e lascia il lavoro potrebbe per tale periodo ricevere un sostegno economico, che poi dovrà ripagare negli anni successivi: si tratterebbe di una sorta di prestito, senza costi aggiuntivi sul sistema pensionistico".

Sacconi, presidente della commissione Lavoro al senato, non si dimostra entusiasta dell'idea. Ricorda che "la materia previdenziale è particolarmente sensibile" e "non si presta ad annunci e tantomeno a giochi del cerino tra Governo e Parlamento, invitando Giovannini a riunire la maggioranza per discutere tale proposta, e non solo, nell'ottica di una possibile riforma pensioni del Governo Letta.

Per Giuliano Cazzola di Scelta Civica la strada è sostanzialmente sbagliata. Al di là del fatto che la proposta Giovannini per la riforma pensioni andrebbe meditata ed esposta in maniera più dettagliata, per Cazzola sarebbe importante "voltare pagina rispetto a un andazzo che per decenni ha portato ad usare il sistema pensionistico in funzione di ammorizzatore sociale".

L'idea del prepensionamento con prestito di Giovannini appare più interessante, nell'ottica di una riforma pensioni del Governo Letta, ad Andrea Camporese, presidente di Inpgi e Adepp, che parla di una misura in grado di combinare "necessità solidaristica" e "compatibilità economica". Il segretario confederale Uil, Domenico Proietti, preferirebbe invece l'apertura di un tavolo di discussione piuttosto che meri annunci sul tema pensioni.

Concludendo, l'ipotesi del ministro Giovannini non sembra convincere molto il mondo politico e quello delle associazioni, e bisogna dire che difficilmente i tanti italiani da mesi in attesa di una riforma pensioni del Governo Letta gradirebbero particolarmente una soluzione che si limitasse a permettere loro di ritirarsi prima pagando di tasca propria (ovvero ripagando col tempo) il loro prepensionamento.