Sempre più diffusi eutilizzati principalmente da quelle aziende che non forniscono ai proprilavoratori un servizio mensa, i buoni pasto non sono altro che voucher di spesa per la ristorazione, utilizzabili per fruire unicamente di tale servizio. Il buono pasto non può essereconvertito in denaro, non è cedibile né commercializzabile, se la spesa dellaristorazione è inferiore al valore del buono non da diritto a resto in denaro, e, nel caso in cui chi ne usufruisce effettui una spesa superiore al suo valoredovrà essere pagata la sua differenza o utilizzando un altro buono o con restoin denaro.
Il processo di emissione e di utilizzo dei buoni pasto èbasato su due fasi / rapporti: il primo si instaura tra società emittente edatore di lavoro, mentre il secondo tra società emittente ed i pubbliciesercizi che somministrano i pasti ai dipendenti.
Nella pratica il lavoratore riceve un voucher che può essere cartaceo o elettronicoche gli consente di recarsi in un locale convenzionato (ristoranti,supermercati, tavole calde e self service) e mangiare pagando di tasca propriasolo se la spesa eccede rispetto al valore del buono, che solitamente è di 5.29 euro.
L'imprenditore o l'azienda attraverso questa formula, oltrea poter offrire al dipendente una parte dello stipendio, può godere di diversivantaggi considerando che è completamentededucibile, ad IVAagevolata nelle percentuali del 4% per le aziende e del 10% per i liberiprofessionisti, e non sottoposta al calcolo degli oneri previdenziali.
Per richiederequesta formula di retribuzione dei dipendenti l'azienda deve scegliere tra imarchi attivi sul mercato dei buoni pasto, compilare un form online, inserire idati relativi al titolare, all'impresa e al numero dei dipendenti e attendere di esser contattati da un incaricato dell'ente al fine di concordare il costodel servizio e avere delucidazioni riguardo le modalità di erogazione delbuono.
Non per ultimo anche il ristorante ne è agevolato dopoessersi affiliato a uno o più di questi circuiti sia perché ottiene ilpagamento del corrispettivo del buono incassato entro la scadenzaprefissata, sia perché la clientela potrebbe fidelizzarsi e spendere anche, adintegrazione del proprio pranzo, di più del valore nominale di 5,29 euro delvoucher.
Tra i principali marchi attivi sul mercato di questi buoni pasto si segnalano:
Edenred, titolare del marchio TicketRestaurant tra i più diffusi in Italia che vede più di 150milalocali convenzionati. Tra le proposte sono comprese: Ticket Restaurant Card, Ticket Restaurant Max e Bounchef, oltre ai voucher Ticket Family, Cultura e Compliments.
Day Ristoservice conuna rete di 100mila locali affiliati per la ristorazione app per iPhone e Android proponetre soluzioni: Day Tronic, unbuono elettronico; Cadhoc unbuono che può essere speso sia presso i ristoranti e in negozi e catened'abbigliamento in Italia e sul web; DayWelfare del quale si può usufruire per l'acquisto di beni di prima necessità, prodottifarmaceutici, servizi come la lavanderia e il trasporto.
RistoChef propone BuonChefdel formato elettronico, convenzionatacon 70mila punti ristoro, offre la stipula di un'assicurazione per ristoratori e clienti e ha una partnership con l'Associazione italiana Celiachia - AiC.
Qui! Group con una rete di circa 150mila esercizi tra supermarket e pizzerie mette a disposizione il TornaQui! Ticket disponibile nelformato cartaceo, elettronico ein diversi tagli: 5 euro, 5.29euro, 7 e 10 euro.