Legge di Stabilità 2014 e Casa sembrano non andare d'accordo, almeno per quanto riguarda tutti i proprietari di immobili che, da gennaio 2014, si troveranno a pagare di più rispetto a quest'anno a causa del TRISE. Nonostante la parziale uscita di scena dell'IMU, con l'entrata in vigore delle legge di stabilità 2014, il gettito complessivo gravante sui proprietari di immobili il prossimo anno potrebbe essere superiore di circa un miliardo di euro rispetto al 2013.

IMU (Imposta municipale unica) e TARES (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) infatti saranno rimpiazzate, già a partire dal mese di gennaio, dal TRISE (tributo sui servizi), il quale è diviso in due ulteriori imposte: la TARI e la TASI.

La prima è una tariffa sui rifiuti, calcolata sui rifiuti effettivamente prodotti, mentre la seconda si basa sulla rendita catastale dell'immobile rivalutata del 65% oppure in base ai metri quadrati dello stesso. La scelta è di competenza dei Comuni, ai quali le imposte andranno versate. La prima scadenza è quella della TARI, che dovrà essere saldata entro il 16 gennaio 2014 a avrà cadenza trimestrale.

A differenza dell'IMU, che non andava a influire sulla prima casa eccetto per le case di prestigio, il TRISE,come imposto dalla Legge di Stabilità 2014, colpirà tutti gli immobili. Inoltre, non solo i proprietari saranno tenuti a versare il tributo, ma anche gli inquilini.

Continueranno a pagare l'IMU, oltre al TRISE, i proprietari di tutti gli immobili oltre la prima casa e i proprietari di immobili con classificazione A1, A8 e A9. 

La Legge di Stabilità 2014 però colpisce anche chi ha è proprietario di immobili sfitti. Essi saranno tenuti, oltre al pagamento del TRISE e dell'IMU, al versamento dell'IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche), calcolata sulla rendita catastale con una rivalutazione del 17%, andando quindi a costituire reddito.