Per quanto riguarda le Pensioni di lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti si avvicina il giorno della verità: domani il ministro Giovannini esporrà i punti su cui il Governo è al lavoro nel settore delle pensioni, e sebbene non vi siano indizi che vedono per precoci e usuranti misure specifiche in arrivo, nondimeno le categorie potrebbero essere coinvolte nel caso di una riforma pensioni orientata alla flessibilità.

Ribadiamo che non vi sono ancora certezze, e che un'idea molto più chiara sul futuro nell'ambito delle pensioni per lavoratori precoci e lavori usuranti, arriverà domani (e nei giorni a seguire).

La Legge di Stabilità, è noto, rappresenta un importante snodo per le pensioni, ma le novità che conterrà vanno molto oltre il previsto: Giovannini parla di reddito minimo (svolta epocale) e di molte altre cose. Nella recente intervista a Repubblica riguardo al settore previdenziale e alla possibilità di cambiamenti nelle pensioni in un'ottica di flessibilità mantiene il riserbo e rimanda a domani, giornata in cui esporrà le idee su cui ci si vorrà concentrare.

Tuttavia non è affatto detto che arriveranno sul fronte pensioni questo genere di misure per la flessibilità: se arrivassero (in forma probabilmente diversa da quanto ipotizzato a suo tempo da Damiano), anche lavoratori precoci e usuranti potrebbero usufruirne.

Nonostante le penalizzazioni sull'assegno che si riceverebbero in caso di pensionamento anticipato con norme pro flessibilità, sono moltissimi gli italiani che ritengono interessante la proposta. Ma è bene precisare che, a oggi, restano probabili misure forse più minute, dedicate magari agli esodati, e poco altro.

Tuttavia la Legge di Stabilità, se è vero quanto afferma Giovannini, rappresenta già una sorpresa (si pensi al reddito minimo), c'è ancora lo spiraglio, quindi, per continuare a sperare in misure se non specifiche, che quantomeno comprendano le pensioni per lavoratori precoci e le pensioni per chi ha svolto lavori usuranti.