Ci si chiede dove converrà investire nel 2014, dopo che si èappena concluso il 2013, un anno che ha visto crescere tutte le principali borse del mondo dopo anni di crisi,con Tokyo al primo posto forte dell'incredibile rialzo del 57%, ma con importanti conferme provenienti dagli USA,col Nasdaq a + 37%, il Dow Jones a + 25%e, infine, la Borsadi Milano soddisfatta del suo + 16%.

Questi, insieme ad altri dati,indicano chiaramente che le prospettive di questo nuovo anno riguardano la tanto attesa ripresa in Europa, chefinalmente dovrebbe consolidarsi e dare i primi risultati in termini disviluppo e capitalizzazione.

Borsa News, dove investire nel 2014: le linee guida

I Brokers, le case d'investimentoe le più importanti strutture bancarie operanti nei mercati, sono concordi nelconfermare, oltre ai sintomi evidenti della ripresa europea, che quando sipensa a dove investire nel 2014 sidebbano preferire decisamente i cosiddetti "settoriciclici" come quello automobilistico, bancario o manifatturiero, cheseguono appunto le fasi di sviluppo e crescita dell'economia. Inoltre le linee guidasconsigliano gliinvestimenti nelle "utilities", cioè i settori economici delle aziende dipubblica utilità, come quelle del campo energetico o dei servizi einfrastrutture. A tal riguardo, gli esperti indicano le preferenze per icomparti

  • Tecnologici
  • Finanziari con preferenza per le investment banks
  • Farmaceutici

Per quanto concerne i mercati, poi, sono consigliati decisamentequelli dei paesi maggiormente sviluppatie in particolare il Giappone, anziché quelli emergenti, con una nettapreferenza verso quei paesi più votati alle esportazioni.

Borsa News, dove investire nel 2014: i fattori critici

Gli indicatori a cui bisogna fareattenzione, poichè influirannonegativamente su determinati comparti e in particolare in quello delleutilities, saranno:

  • i rendimenti più bassi dei Titoli di Stato,
  • una diminuzione della domanda di energia elettrica per effetto dello sviluppo delle fonti rinnovabili
  • diminuzione dei dividendi e possibili nuove tassazioni per il comparto delle utilities.

Infine, la modesta crescita di alcuni paesi emergenti e il progressivo rafforzamento del dollaro,costituiscono un motivo di attenzione e prudenza che spinge a preferire mercatipiù solidi come quelli dei paesi più sviluppati.