Volano le vendite online, unica speranza per il settore del commercio in questi tempi bui. In un periodo di crisi senza precedenti, in cui ogni giorno centinaia di negozianti chiudono definitivamente le serrande dei loro negozi nelle nostre città, solo il commercio elettronico rappresenta un fenomeno in controtendenza, soprattutto nell'ottica della relazione Business to Consumer.

Secondo i dati dell'Osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano, le vendite attraverso internet nel 2013 hanno registrato un incremento del 18%, considerando gli acquisti effettuati da consumatori italiani e stranieri su siti italiani.

eCommerce, un successo determinato da diversi fattori

Determinante per i risultati evidenziati dallo studio è stato soprattutto la crescita strutturale delle grandi "dot com", cioè quei portali, spesso a carattere multinazionale, come Amazon, eBay, Banzai Commerce, iBS e Privalia, vente-privee, yoox - inseriti nella Top 10 dell'Osservatorio 2013 -, ma anche siti come eDreams, Expedia, Volagratis o club online tipo SaldiPrivati: tutte piattaforme che registrano, anno dopo anno, un costante incremento in termini di traffico utenti e utili.

Tra i loro punti di forza vanno evidenziati non solo il prezzo competitivo, ma anche l'ampiezza dell'offerta di prodotti, fruibile attraverso piattaforme di navigazione facili ed intuitive, l'affidabilità percepita anche dall'internauta con minore dimestichezza, la qualità dei servizi accessori all'acquisto, ad esempio nei pagamenti e nelle politiche dei resi, l'attenzione al cliente durante tutte le fasi.

Aziende tradizionali ed eCommerce

Nella Top 10 dei siti di commercio elettronico figurano anche tre negozi tradizionali (Esselunga, LuisaviaRoma e Mediaworld). Questi retailer sono un passo avanti rispetto agli altri, ma la strada da percorrere è ancora lunga.

L'Italia si sta comportando meglio degli altri paesi, ma resta ancora indietro sui dati complessivi dell'eCommerce.

Finora i comparti merceologici che raccolgono le più ampie percentuali di vendite sono il turismo (in calo, ma pur sempre pari a poco meno della metà delle transazioni complessive), l'abbigliamento (in forte crescita), l'editoria, l'informatica, le assicurazioni.

Effetto smartphone

Il vero boom delle vendite è conseguenza anche delle nuove tecnologie.

E' stato rilevato infatti come gran parte delle transazioni avvengano mediante dispositivi mobili: gli Smartphone. Il Mobile Commerce è stato il fattore più dinamico dell'eCommerce B2C nel 2013, con una crescita di più del 254%. Gli smartphone sono sempre a disposizione, i siti hanno realizzato app dedicate, la comunicazione e il marketing diventano sempre più social e smart, il tempo libero e i momenti di pausa sono quelli di cui i consumatori approfittano per portare a termine i loro acquisti. Ecco come che le vendite attraverso cellulari sono passate da 144 milioni di euro del 2012 a 510 milioni di euro del 2013. Per quanto riguarda i tablet, le vendite attraverso questi dispositivi rappresentano il doppio di quelle attraverso smartphone, circa un miliardo di euro.

Con queste prospettive, il futuro del commercio è un po' più roseo. Molte aziende dovranno accelerare il loro passaggio dalle vendite tradizionali a quelle elettroniche, per agganciare le evoluzioni positive della tecnologia abbinata all'economia.