Dallo scorso mese di febbraio del 2014 in Italia, per gli addebiti e gli accrediti bancari, è scattata l'era del Sepa, il nuovo sistema di pagamento unico europeo che ha tra l'altro mandato in soffitta il vecchio Rid bancario.



La raccomandazione, per tutti, è ora quella di controllare con maggiore frequenza rispetto al solito la propria posizione in conto corrente. Questo perché non tutte le banche sono arrivate preparate all'appuntamento, con la conseguenza che sono stati ad esempio rilevati casi di addebiti Sepa non eseguiti nonostante la presenza di fondi a sufficienza sul conto corrente.





I disservizi riguardano i vecchi Rid quali ad esempio quelli relativi al pagamento di bollette di luce, gas e telefono, ma sono stati rilevati casi di addebiti di spese non dovute a carico dei correntisti. A denunciarlo, citando le numerose segnalazioni che sono state ricevute in merito, è l'Unione Nazionale Consumatori che al riguardo ha già reso noto che sta predisponendo l'invio di una segnalazione all'AGCM, l'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato.



Nel frattempo l'Unc invita i correntisti che hanno subito disagi e/o l'addebito di costi non dovuti a contattare via posta elettronica l'Associazione. L'Unione Nazionale Consumatori ritiene inaccettabile che le inefficienze organizzative delle banche vengano sistematicamente scaricate sui correntisti. Ed è tra l'altro paradossale rischiare il distacco di una fornitura di luce e gas non per morosità, ma perché non 'passa' sul conto l'addebito.