Mario Draghi interviene a gamba tesi sulla crisi e sulla possibilità che si instauri un regime di deflazione nella zona Euro. La ricetta per risollevare le economie europee passa per un nuovo taglio dei tassi d'interesse, che ora arrivano allo 0,05% dal precedente 0,15%. Anche il tasso marginale subisce un cambiamento, passando allo 0,3%, mentre il tasso sui depositi vede un nuovo record al ribasso, passando dal -0,1% allo -0,2%. È chiaro che le aspettative sono per una ricaduta positiva prima di tutto sui mutui e sui prestiti verso cittadini e imprese, che ora dovrebbero poter ricevere nuovo credito a tassi convenienti da parte delle banche operanti sul territorio nazionale.

Famiglie e imprese al centro dell'operatività di Draghi

Che il Governatore della BCE avesse al centro della propria azione di gestione dell'euro le necessità di offrire credito a buon mercato verso famiglie e imprese non è un mistero. A confermarlo sono le sue stesse parole, visto che definisce l'iniziativa di impatto decisivo. La nuova politica monetaria della Banca Centrale Europea prevede ora di comprare prestiti attraverso gli ABS, strumenti finanziari in grado di sommare crediti derivanti da famiglie e imprese. Gli acquisti di ABS inizieranno a partire dal prossimo mese, in tempo utile per evitare che la deflazione possa continuare nel proprio ciclo iniziale e diffondersi pericolosamente anche al resto dell'eurozona.

Si dovrebbero vedere i primi effetti entro la fine dell'anno.

Riviste al ribasso le stime di crescita del Pil europeo per l'anno 2014 - 2015

Ed è proprio in questo senso che la BCE ha annunciato di aver rivisto al ribasso le stime di crescita del prodotto interno lordo generato all'interno dell'area Euro, per l'anno 2014 - 2015.

Se le previsioni contemplavano inizialmente un +1% per il 2014 e un +1,7% per il 2015, i ritocchi al ribasso hanno portato le stime a un più contenuto +0,9% e +1,6%. Nonostante ciò, per accontentare le preoccupazioni dei Paesi più virtuosi, la BCE ha promesso di continuare a monitorare con molta attenzione tutti i segnali che possano far anticipare una ripresa dell'inflazione e di intervenire prontamente qualora questa dovesse manifestarsi contro le previsioni di deflazione dei prossimi mesi.

Il taglio dei tassi ha fatto volare le borse ed è stato accolto con sorpresa da molti organi di stampa e investitori internazionali. Le reazioni a caldo sembrano favorevoli alla misura, mentre bisognerà aspettare i prossimi mesi per capire se la mossa avrà effettivamente efficacia sull'economia dei Paesi più in difficoltà.