I più pretenziosi speravano nel Quantitative Easing da parte della Bce, ma la mossa decisa da Mario Draghi di tagliare il tasso di riferimento portandolo dallo 0,1% al 0,05% sorprende tutti e procura un forte impulso al progresso delle borse europee, Milano inclusa. Si tratta del terzo intervento in poco meno di sei mesi, successivo a quello dello scorso giugno quando dallo 0,25% fu calato al 0,15%. Il piano di acquisti cosiddetti Abs sostituisce la misura già presa dalla Fed lo scorso inverno e ne assicura gli stessi effetti benefici sui mercati del credito.

Stop ad ulteriori tagli

Nel corso della conferenza stampa, il presidente della BCE Mario Draghi ha chiarito che non c'è più spazio per ulteriori tagli, ad avvertire gli addetti ai lavori affinché aderiscano ed un monito al programma di rifinanziamento di lungo periodo che inizierà per la fine di settembre, placando al fame di liquidità che affligge le banche dell'Eurozona. In questo modo, come precisato durante la conferenza stampa, sarà possibile far partire sin dal 14 ottobre un programma di acquisto di obbligazioni che riesca a ridurre decisamente l'inflazione riportandola alla soglia del 2%, obiettivo di lungo termine dell'istituto centrale. in agosto l'inflazione era dello 0,3%. A queste dichiarazioni le borse europee reagivano euforicamente.



Gli effetti del taglio dei tassi

Ad essere acquistati saranno covered bond e bond di tipo abs, sia nuovi che vecchi, dove i primi hanno un coefficiente di rischio inferiore rispetto a quelli emessi dalle banche a fronte di prestiti alle aziende e mutui casa. Dai 57 miliardi del 2012, i covered bond sono scesi fino a 6 miliardi in Italia, alleggerendo notevolmente il rischio insolvenza in seno agli istituti di credito.

E adesso, grazie a questo provvedimento, si alleggerisce il peso del debito italiano contribuendo alla crescita e al piano di riforme strutturali avviato con lo sblocca-Italia dal Cdm nella scorsa settimana, dove in primis a giovarne sarà il mercato del lavoro.

Un altro effetto provocato dal taglio dei tassi è quello sul rendimento del Btp al nuovo minimo storico del 2,33%. Una boccata d'ossigeno per un esecutivo in difficoltà sui vari fronti delle riforme.